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Ultimo minuto
Pupi Avati

N° associato: 5118 Formato VHS


 

Italia. - 1987. - Duea Film Dmv Distribuzione Rai Uno

VHS (99 min.) ; col.

Abstract: Scheda Morandini + Rivista del Cinematografo

Ultimo minuto It. 1987 REGIA: Pupi Avati ATTORI: Ugo Tognazzi; Lino Capolicchio; Elena Sofia Ricci; Massimo Bonetti; Nik Novecento; Diego Abatantuono; Luigi Diberti GENERE: Comm. DURATA: 90' CRITICA: 2,5 PUBBLICO: 2 Dopo aver dedicato trent'anni alla sua squadra di provincia che gioca in serie A sempre in bilico sulla retrocessione, un direttore tecnico viene messo da parte da un nuovo padrone rampante. Non s'è mai fatto in Italia un bel film sul calcio; questa dolceamara commedia con la sordina ha il merito di raccontare l'ambiente calcistico e i suoi retroscena con un minimo di realismo critico: mostra quel che la TV non fa mai vedere. U. Tognazzi ci mette l'anima, e l'amarezza. Scritto dai fratelli Pupi e Antonio Avati con Italo Cucci e Michele Plastino, giornalisti sportivi. SCHEDA RIVISTA DEL CINEMATOGRAFO Titolo Film: ULTIMO MINUTO Origine: ITALIA Anno: 1987 Regia: PUPI AVATI Soggetto: ANTONIO AVATI, PUPI AVATI, ITALO CUCCI, MICHELE PLASTINO Sceneggiatura: ANTONIO AVATI, PUPI AVATI, ITALO CUCCI, MICHELE PLASTINO Fotografia: PASQUALE RACHINI Musiche: RIZ ORTOLANI Montaggio: AMEDEO SALFA Attori: DIEGO ABATANTUONO (DUCCIO), MASSIMO BONETTI (BOSCHI), LINO CAPOLICCHIO (RENZO DI CARLO), CINZIA DE PONTI, LUIGI DIBERTI, MARCO LEONARDI, GIOVANNA MALDOTTI (EGLE DI CARLO), NIK NOVECENTO, ELENA SOFIA RICCI (MARTA FERRONI), UGO TOGNAZZI (WALTER FERRONI) Durata: 99 Genere: COMMEDIA Formato: PANORAMICA A COLORI Produzione: DUEA FILM DMV DISTRIBUZIONE RAI UNO Distribuzione: D.M.V. (1987) - AVO FILM Trama: Walter Ferroni è un uomo che da trenta anni sacrifica tutto alla sua squadra di calcio: affetti familiari, ogni minuto della sua vita, i suoi denari fino all'ultimo centesimo, la più completa disponibilità. Purtroppo i risultati sportivi non sono lusinghieri: è crisi totale, non ci sono più fondi; i giocatori, i due allenatori Corti e Meloni e i tifosi non hanno più alcuna fiducia in una possibilità di miglioramento e fra loro c'è incomprensione e vecchi rancori. Interviene un nuovo e giovane presidente, Renzo Di Carlo, che con i suoi potenti mezzi economici dà un diverso assetto all'organizzazione della squadra. Chi ne fa le spese però è proprio il vecchio Ferroni i cui metodi e piccoli intrallazzi non piacciono al giovane Di Carlo: c'è uno scontro tra i due e l'anziano manager se ne va dopo essere stato clamorosamente umiliato. La squadra al momento non sembra risentire molto della sua partenza e nessuno fa niente per trattenerlo. Anche la figlia Marta, che troppe volte è stata strumentalizzata dal padre per salvare la fatiscente squadra del cuore, non sembra compatirlo poichè totalmente presa dalla sua non corrisposta passione per Boschi, l'irrequieto giocatore della squadra, ora sposato con una donna che non gli è fedele. Nonostante tutto Ferroni non si arrende: le sue più intime preoccupazioni rimangono sempre per la sua squadra: in segreto si dà da fare per risollevarne le sorti. Prende accordi discreti con Duccio, un talent-scout di giovani promesse del calcio che ha scoperto un bravo giocatore di 17 anni, Paolo Tassoni. Frattanto le prime partite che la squadra affronta sono catastrofiche per la cattiva gestione degli allenatori e per la troppo rigida organizzazione di Di Carlo, che ha indispettito sia i giocatori sia i tifosi che non lo tollerano e rimpiangono il più accomodante Ferroni. Di Carlo, quindi convinto anche dalla moglie Egle, richiama il vecchio manager che riprende in mano la situazione a modo suo; richiama in squadra l'attaccante Boschi, che si era fatto cacciare per il suo carattere violento e che si è di nuovo riavvicinato a Marta, dà fiducia al vecchio giocatore Morelli, che da un anno non giocava, convoca per la prima volta coroggiasamente il giovanissimo Tassoni. La partita ha inizio ma il malcontento rimane ancora: i tifosi sono disorientati e non sanno chi sostenere; i disonesti scommettitori cercano di circuire Boschi per indurlo a far perdere la squadra; l'esordiente Tassoni ha paura del primo scontro. L'inganno calcistico sembra volgere al peggio poichè Morelli si fa espellere e Boschi gioca in modo ignobile: ma ecco che Ferroni al posto di Boschi fa entrare Tassoni tra innumerevoli fischi del pubblico. E' il miracolo: Tassoni segna all'ultimo minuto il gol decisivo: il pubblico è in delirio, Ferroni nel suo angolo è soddisfatto e commosso; Marta invece è sola e amareggiata poichè il suo amato è finito sia come uomo che come giocatore, poichè ha accettato uno sporco compromesso per tentare di far perdere la sua squadra. Note: Premio David di Donatello 1988 per: Migliore Canzone Originale (Riz Ortolani), Migliore Fonico DI Presa Diretta (Raffaele De Luca).

1 Copia

Collocazione: Registrazione Rai uno, Solo consultazione

 


 
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