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Manila Paloma Blanca
Regia : Daniele Segre.- Italia : I Cammelli S.N.C., 1992.

N° associato: 12647 Formato DVD


 

Riversamento da VHS ed. Deltavideo n. abb. 3091/b

Italia : Società Umanitaria, 2012.

DVD (89') ; col.

Abstract: Scheda Rivista del Cinematografo

Manila Paloma Blanca Origine: Italia 1992 REGIA: Daniele Segre INTERPRETI: Lou Castel (Guido), Carlo Colnaghi (Carlo Carbone), Alessandra Comerio (Sara Treves), Eugenia D'Aquino (Esther), Leone Ferrero (Paolo Farina), Laura Panti (Bianca Treves), Barbara Valmorin (Maria Luisa) SOGGETTO: Carlo Colnaghi, Daniele Segre SCENEGGIATURA: Davide Ferrario, Daniele Segre FOTOGRAFIA: Luca Bigazzi MUSICHE: Giuseppe Napoli MONTAGGIO: Claudio Cormio SCENOGRAFIA: Elena Bosio Durata: 90' Genere: Drammatico Produzione: I Cammelli S.N.C. Distribuzione: Istituto Luce Italnoleggio Cinematografico - Video Club Luce TRAMA: Carlo Carbone, una quarantina d'anni, ex attore, più volte ricoverato in reparti psichiatrici, vive una vita di espedienti tra mense e dormitori pubblici. Un giorno conosce Sara e tra di loro nasce una strana relazione. Per il resto la vita di Carlo, da cui Sara è tenuta al di fuori è quella di sempre: piccoli trucchi, le solite frequentazioni, fantasie di riscatto da un passato bruciato. La donna diventa l'unico elemento concreto e positivo della sua vita. Un contatto con un vecchio amico dei tempi in cui faceva teatro riavvicina Carlo al mondo che era stato suo ed egli intraprende la stesura di una sceneggiatura teatrale. Sara, coinvolta dal rapporto al punto da trascurare il proprio lavoro, segue Carlo nell'elaborazione del testo ma vittima della sua follia, subisce un'aggressione. CRITICA: Il film è terribile, e bello. (Lietta Tornabuoni, La Stampa) Il regista Segre tenta di dare alla figura di un attore in crisi una valenza particolare, quasi voglia farne il simbolo dell'emarginazione odierna. Il passato di Carlo viene fuori però a brandelli, senza un disegno organico che conduca lo spettatore ad inquadrarlo. Nuoce poi alla pellicola la scelta di un protagonista, che è poi anche soggettista, che recita alquanto sopra le righe, con risate cavernose e urla da teatrino rionale, come nelle vecchie recite da filodrammatica, e per giunta con una dizione assai improbabile per un attore che ha un passato, a quanto recita il copione, di tutto rispetto. (Segnalazioni Cinematografiche)

1 Copia

Collocazione: RACCOGLIORE N 8 (55) COP

 


 
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