Strade nuove

Il film si apre con una serie di macchine - ruspe e trattori - disposte al lavoro e schierate quasi come dei carri armati ponti alla battaglia. Le macchine vengono descritte attraverso inquadrature di insieme e di dettagli in un alternarsi articolato e ritmico di campi medi e primi piani. Siamo in un cantiere stradale dell'ETFAS (l'Ente di Trasformazione Fondiaria e Agraria della Sardegna) e queste macchine hanno la funzione di permettere una perfezione del lavoro e un alleggerimento della fatica. Si opera in campi cespugliosi - spiega la voce over - per renderli coltivabili e edificare delle borgate, e si costruiscono le strade. Una volta estirpati gli arbusti, per fare la strada occorre consolidare il terreno ma prima bisogna conoscerlo, per questo una trivella (la cui azione è inquadrata fin nei dettagli) preleva componenti di terra per i laboratori specializzati. Qui i tecnici grazie alle analisi saranno in grado di individuare le diverse terre e sabbie raccolte nella zona che una volta mescolate e compresse a umido daranno una massa compatta e resistentissima. La "ricetta" dei tecnici sarà poi trasmessa al cantiere che potrà così iniziare il lavoro. Intanto le macchine operano guidate da un solo uomo che svolge il lavoro che prima sarebbe stato fatto da decine di uomini a braccia e carriole. Le strade prendono corpo in pochi giorni grazie anche al motor glader, una macchina gigantesca simile a una cavalletta che da sola spiana le strada e scava le cunette, sono strade di terra battuta ma se si vuole si può procedere alla copertura con l'asfalto. L'operazione è conclusa nel suo primo tratto e il convoglio di trattori, ruspe e mezzi pesanti, quasi una carovana da film western, si allontana.

Documentario di propaganda delle politiche dell'ETFAS, il filmato è molto preciso nella descrizione delle diverse fasi del lavoro sia attraverso il commento parlato che con le immagini. Il montaggio e la scelta delle inquadrature, come per gli altri sei filmati realizzati dall'autore per l'ETFAS, sono segnati da suggestioni d'avanguardia e risentono evidentemente della lezione del documentarismo fascista e di quello sovietico, in particolare de La linea generale di Ejzenstejn. I sette documentari realizzati per l'ente di trasformazione agraria, che compongono una serie omogenea, sono Alba sulla Nurra, Attorno alla città morta, Cingoli sulla terra, Assalto alla boscaglia, Fame di pietre, Strade nuove, Sardegna nuova.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda