Oristano a new port for Sardinia. Ad Oristano un nuovo porto per la Sardegna

Il documentario, realizzato in lingua inglese, inizia con le riprese aeree di Oristano, città che sorge sulla costa occidentale della Sardegna, nella piana del Campidano. Essa costituisce il punto d’incontro tra il nord e il sud dell’isola. Le acque del Tirso irrigano le colture della zona, che vantano la presenza di vigneti, aranceti e limoneti. Le inquadrature del mare e dei fenicotteri rosa introducono alcune sequenze dedicate all’attività della pesca. Seguono le immagini del Golfo, dove, circa 2000 anni prima di Cristo, vicino a Capo San Marco, i Fenici fondarono Tharros, fiorente città commerciale. Tharros fu abitata fino al 1000 d.C, dopodiché i suoi abitanti l’abbandonarono per le zone più interne. I monumenti e le opere d’arte di Oristano raccontano la sua storia. Essi sono la torre di Mariano d’Arborea, il Duomo, la chiesa di S.Chiara, i libri miniati, il Cristo di Nicodemo, la rappresentazione pittorica di Eleonora d’Arborea, madre della Carta de Logu (mostrata nel video). A Carnevale la cittadina si anima con la Sartiglia, giostra equestre introdotta dal rullo dei tamburi ed acclamata da un pubblico festante.Oggi, la città d’Oristano ha trovato nuove strade per il superamento dei vecchi modelli economici. Il Consorzio per il Nucleo dell’Industrializzazione ha infatti operato per la promozione di un sistema di produzione industriale su una superficie di 30000 ettari. Il territorio per la realizzazione del progetto è sito a sud – ovest di S.Giusta. I lavori constano di un porto e di un’ampia rete d’infrastrutture le cui parti essenziali sono due (sintetizzate da un plastico): una è esterna alla costa ed è costituita da due bracci che si protendono nel Golfo per creare un bacino di calma, l’altra è interna ed ha carattere prevalentemente industriale. I lavori per la realizzazione della struttura sono iniziati nel 1970. Il Consorzio li ha concessi in appalto alla Sider S.p.A. di Roma. La Cassa per il Mezzogiorno, la Regione Autonoma della Sardegna e il Piano di Rinascita hanno fornito i finanziamenti. Le inquadrature del progetto cartaceo vengono alternate alle riprese dei lavori al porto. Essi sono iniziati con le deflagrazioni delle falde del Monte Arci. I banchi di trachite, frantumati dagli esplosivi, sono stati raccolti dalle pale meccaniche e rovesciati nei cassoni dei camion. Una volta scaricata la trachite sulla battigia, i moli hanno iniziato a prendere forma. Contemporaneamente si è realizzato un molo di sottoflutto. Il documentario mostra tutti i lavori di costruzione che hanno portato alla realizzazione dell’attuale porto industriale d’Oristano: dall’adagiamento di grandi massi che costituiscono il nucleo della scogliera, al completamento dei due moli con i getti di calcestruzzo. Il porto industriale è sicuramente un efficace sostegno allo sviluppo produttivo della Sardegna centrale. Sono le premesse per una crescita economica.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda