Io no spik inglish

Una grossa compagnia assicurativa britannica compra una società ligure, imponendo ai suoi nuovi dipendenti l’uso della lingua inglese come condizione indispensabile per mantenere un buon livello lavorativo. Tra i tanti in difficoltà con lingua è il direttore, il quale, costretto ad imparare l’inglese per non essere licenziato, deve sacrificare le ferie in Sardegna, dove moglie e figlia sono già partite. Prenotato un corso di lingua parte per Londra, dove scopre però di essere capitato in una classe di ragazzini. Tra gags, equivoci e figuracce, il direttore stringe una sincera amicizia con i ragazzini, che lo farà riflettere sulla sua vita. Intanto ha imparato la lingua, per u caso fortuito il direttore generale gli offre un posto nella sede centrale londinese; ma lui rifiuta e vola in Sardegna. qui la moglie, per niente entusiasta del suo arrivo, lo abbandona in spiaggia per una gita in barca. Sulla spiaggia il direttore, di nuovo ragazzino, stringe amicizia con due bambini cui offre il gelato; il film si conclude con i tre che si allontanano tra gli ombrelloni. L’allusione alla Sardegna riguarda il turismo esclusivo della Costa Smeralda, e lo snobismo ostentato dei suoi vacanzieri, impersonato dalla moglie e i suoi amici. Le uniche immagini sono nel finale del film, con una panoramica iniziale delle coste visibili dalla spiaggia, e il resto tra gli ombrelloni con il mare sullo sfondo.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda