Artigianato di Sardegna. Metalli e pelle

La conquista romana della Sardegna segna l’inizio del declino della civiltà nuragica. Tuttora gli artigiani s’ispirano a quegli antichi motivi. Il film mostra la tecnica di lavorazione di una riproduzione in bronzo di un’antica navicella nuragica. Gli artigiani costruiscono i campanacci per il bestiame, di cui possiamo vedere la lavorazione, che, con il loro vivace suono, rallegrano le campagne e ritmano, indossate dai mamutones, i carnevali sardi. Dalle corna del montone, gli artigiani, ricavano i manici per i coltelli, di cui possiamo ammirare la lavorazione. Il ramaio realizza recipienti di rame e il film si sofferma sulla lavorazione di una caldaia e il suo intarsio. Con la pelle si producono pregiati manufatti e le immagini illustrano la lavorazione di una borsa e di una sella. Le selle di Santu Lussurgiu si utilizzano nel lavoro, ma soprattutto nei rodei e nelle molteplici feste sarde, di cui vediamo qualche sequenza, che prevedono le corse dei cavalli.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda