Antonio Ruju

Il documentario nasce dalla lettura del diario di Antonio Ruju, vecchio anarchico sardo che racconta la sua vita al regista e alla troupe, ospiti suoi e della sua compagna. Nasce a Tissi, in un meridione poverissimo da cui è costretto a emigrare nel 1929 per diventare finanziere a Verona. In continente impara a scrivere e diventa antifascista e, nel 1943,  partigiano nel servizio delle comunicazioni della Brigata Moncada. Rifiuta la croce al valor militare perché, diventato anarchico, aveva creduto in una resistenza come rivoluzione in senso sociale. Benché lavorasse in borsa, riteneva il suo mestiere un furto legalizzato, “peggio che fare il borsaiolo”: continuò la sua militanza contribuendo con i suoi mezzi alla causa anarchica.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda