Sesta circoscrizione

Le immagini del quartiere di Santa Avendrace scorrono veloci e ritmate dal commento musicale. Un quartiere che vive nei volti dei suoi abitanti, nelle strade trafficate – come via Is Mirrionis – ma anche in quelle desolate. Le interviste essenziali fanno emergere con forza i problemi sociali riguardanti il quartiere - in cui è difficile trovare casa e lavoro – e che deve sopperire quotidianamente al degrado urbanistico. I palazzoni, da cui sventolano i panni stesi e colorati, circondano il mercato di via Quirra, luogo d’incontri e fonte di sostentamento per molti giovani che hanno dovuto abbandonare la scuola prematuramente e gli anziani che continuano a lavorare per incrementare la pensione minima ottenuta dopo anni di duro lavoro. Il quartiere, inospitale soprattutto per i giovani, che rivendicano strutture e spazi dove trascorrere il tempo libero al sicuro dalla criminalità, riesce a malapena a fornire un grado d’istruzione con scuole di secondo ordine e che non garantiscono le strutture idonee agli studenti, che molto spesso abbandonano gli studi senza aver concluso il ciclo obbligatorio. Unico rifugio è la Parrocchia P.M Kolbe, un capannone che raccoglie intorno a sé numerosi fedeli. Il  quartiere, che comprende anche realtà complesse come il campo nomadi, raccoglie intorno a sé gruppi di giovani che cercano invano delle alternative - nella musica o nel calcio - pur se le strutture restano comunque inadeguate o del tutto inesistenti. L’abbandono delle istituzioni, presente nelle immagini e nelle parole dei cittadini, mal si conface ad un quartiere che sorge all’interno della città e non invece ai margini, e non cerca di garantire luoghi di svago, piazze pulite, case per tutti e spazi sicuri dove gli ambulanti possono lavorare per guadagnarsi il pane.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda