Sardegna. La terra

Il documentario traccia un quadro generale dei processi di trasformazione nell’economia agricola dell’isola negli anni ‘50, caratterizzati dalla realizzazione di reti infrastrutturali, sistemi efficienti di gestione e distribuzione razionale delle risorse idriche, dalla meccanizzazione dei processi di produzione e dalla innovazione degli insediamenti e delle modalità di produzione con le grandi opere di bonifica e la riforma agraria. Le dinamiche di mutamento sono accentuate nella loro importanza e novità con la giustapposizione delle immagini di un drammatico passato di miseria e arretratezza sociale ed economica. Il documentario si apre con la malinconica scena di una famiglia nei pressi della Torre del Lazzaretto (Alghero), costretta ad abbandonare le malsane terre malariche; lo spopolamento e le difficoltà del lavoro agricolo del passato, significativamente espresse dall’incedere faticoso nel fango di un carro trainato da un giogo di buoi, sono emblemi delle ardue condizioni della vita contadina. Alle rudimentali forme di produzione dell’economia tradizionale del passato, nell’agricoltura e nella pastorizia, si oppone l’immagine di un presente oramai avviato verso un nuovo sistema di vita, sostenuto dal progresso tecnologico e materiale. Le immagini dell’esplosione delle mine aprono spazi per la costruzione di strade agili e veloci, e mentre compaiono cantieri per ogni dove, la voce fuori campo sottolinea la presenza forte dello stato e dell’istituto regionale. Nel segno della modernità, abbondano le scene in cui marciano ruspe e trattori a cingoli, che svolgono un parte importante nell’illustrare le grandi opere di bonifica, tese a recuperare all’agricoltura intere aree un tempo malsane. Tra i cantieri per la costruzione di ampie strade nel centro Sardegna, e il grande cantiere di rimboschimento del Monte Limbara, sono magnificate le grandi opere edilizie per la gestione delle risorse idriche, fondamentali per alimentare l’agricoltura isolana. Acquedotti, dighe, bacini artificiali e tra tutti gli Enti di Rinascita quello del Flumendosa. Nelle immagini di ampie distese di aree bonificate e rese fertili dalle forze meccaniche, fanno la loro comparsa grandi aziende agricole, di cui si sottolinea l’efficienza e la razionalità della produzione, nonché, rispetto alle anguste abitazioni dei villaggi contadini del passato, l’aspetto confortevole delle nuove abitazioni. E per l’edilizia domestica si accendono gli elogi per gli impegni del governo regionale. Infine, illustrate le moderne forme di allevamento e di produzione del latte in una grossa fattoria, sullo scenario dei benefici della riforma agraria si chiude il filmato; alcuni bambini giocano amorevolmente con i vitelli, mentre sullo sfondo campeggiano due enormi silos, segno eloquente di una produzione florida e abbondante.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda