Sardegna ieri

Il primo filmato, senza commento, ricorda le operazioni di bonifica e di disinfestazione attuate contro la malaria nell'immediato Dopoguerra. Il secondo, dal titolo "Disamistade" è invece incentrato intorno alla disamistade di Orgosolo, in particolare a quella del 1905-1917, che fece nel paese circa trenta vittima nella faida che vide opposti i Cossu ai Corraine. Il fenomeno viene visto come fenomeno sociale, nel riflesso del dolore delle donne, nell'uso di scrivere i proscritti, i condannati a morte, nelle mura della chiesa. Vengono descritte le figure di alcuni noti banditi del passato, come Battista Corraine (Zoeddu), e Pasquale Tandeddu.

La terza parte (Sardegna io ti ricordo terra aspra e magica) è dedicata alla pesca: i metodi dei pescatori di Cabras, la pesca fatta ostruendo il passaggio ai pesci nei periodi di bassa marea, usando le canne e le reti a strascico, per catturare spigole, cefali, orate, sogliole; ad Olbia la mitilicoltura. Alla pesca è dedicata anche la quarta ed ultima sezione del documentario (Terra brulla, terra del mio dolore, terra del mio amore, mia isola), anche questa senza commento, come la prima, composta da immagini della giornata dei pescatori, le reti calate e ritirate a sera, mentre le donne rammendano quelle danneggiate nel cortile delle case.

 

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda