Sierra Maestra

Franco, un intellettuale italiano con alle spalle esperienze di viaggi nei luoghi delle lotte di liberazione come l'Algeria, dopo aver cercato di entrare nei gruppi guerriglieri venezuelani, è arrestato dall'esercito e messo in carcere dopo una breve conferenza stampa con i giornalisti.Dopo una parentesi solitaria in cui l'unico interlocutore è il suo carceriere amante dell'Italia, si trova a condividere la cella con un fotografo ed un guerrigliero. Discutono di imperialismo, di liberazione, di guerriglia, ed emergono i lineamenti delle posizioni degli interlocutori, quello europeo che teorizza la rivoluzione, ma sta a guardare, e quello sudamericano, del guerrigliero che le necessità della propria condizione hanno posto davanti alle urgenze della prassi. A questi dialoghi sono alternati i colloqui che si svolgono in un salotto italiano, dove si parla di rivoluzione, marxismo e leninismo, ma anche delle scelte e delle decisioni di Franco. Intanto la madre del prigioniero, che ha avuto notizia del suo arresto tramite la redazione di un giornale, si reca in Venezuela con l'avvocato, ma senza poterlo incontrare. Intanto continuano i dialoghi in cella, alternati a immagini girate da i guerriglieri venezuelani, e alle immagini degli impianti di estrazione del petrolio; si parla di religione, dopo alcune sequenze di un discorso in chiesa in cui un prete elogia il valore rivoluzionario del cristianesimo. La sorte dei tre prigionieri pare incerta; sono intanto condotti fuori davanti alla folla, e qui il guerrigliero arringa sostenendo le ragioni della sua lotta e la necessità di una presa di coscienza collettiva, e tutti e tre sono quindi ricondotti in cella. A questo punto il film si interrompe e si inseriscono le comparse del set cinematografico, in Sardegna: un attore-soldato parla in sardo e chiede agli altri sardi cosa pensano del discorso del guerrigliero. Sono diversi quelli che rispondono, tutti in sardo, per dimostrare il loro assenso, e accusare i responsabili della situazione subordinata dei sardi. Riprende quindi il film, e la narrazione subisce un'accelerazione; il fotografo è liberato e sta comodamente immerso in una vasca, prima di riprender a lavorare con una bella modella che l'attende. Mentre invece nel salotto italiano si seguita a discutere della sorte di Franco, il guerrigliero è portato via dai soldati e fucilato.Girate principalmente a Loculi, ma anche tra Irgoli e Orosei, sono numerose le scene del film nelle quali è riconoscibile l'ambiente isolano.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda