Ballo a tre passi

Primavera: in un piccolo paese della Sardegna, un gruppo di bambini si prepara per una gita al mare, che non hanno mai visto. Uno di loro, Andrea per recuperare il suo costume da bagno, nascosto in un vecchio mobile, si scontra con un topo, scomodo "custode" dell'indumento. Mentre i bambini sono trasportati su un vecchio furgone verso la spiaggia, vedono il piccolo Michele che conduce le pecore in montagna. La vista del mare porterà la gioia e l'eccitamento fisico nei ragazzi. Estate: Michele è un giovane pastore che vive quasi esclusivamente in montagna alle prese con i primitivi riti del suo mestiere. In una calda giornata estiva raggiunge il paese sul mare per portare i suoi prodotti ad un amico commerciante, Massimo, gestore di un bar e di una modesta pista di volo. Qui Michele incontra la bella Solveig, turista francese, che lo seduce con la sua dolcezza e iniziativa. I due hanno un rapporto sessuale, il primo di questo tipo per Michele. Solveig, alla fine dell'episodio, muore in un incidente di volo. Autunno: nel paese si prepara il matrimonio di Simona, nipote del pastore Predu. Per partecipare ai festeggiamenti, torna dal "continente" Francesca, sorella di Simona, diventata suora carmelitana. La monaca subisce l'effetto dell'ambiente natio, trascinata da ricordi e sensazioni rimosse. Il giorno delle nozze sembra inficiato da un temporale improvviso, che impedisce lo svolgimento della festa. Ma la musica e il ballo sono più forti della pioggia e tutti sono coinvolti nella gioia del rito popolare. Francesca parte sull'autobus e, per l'ultima volta, si gira a guardare il suo antico paese. Inverno: Giorgio vive modestamente in città. La sua unica consolazione sono i ricordi e la compagnia di una allegra prostituta. Ma, a fine serata, l'uomo si sente male e muore. Il finale surreale vede tutti i personaggi dei vari episodi riuniti in un cammino verso una diversa dimensione temporale.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda