Olmedo. Storia e natura a due passi dal mare.

La presenza dell'uomo nel territorio è attestata a partire dal 5000 a.C. e importanti resti antichi sono le domus de janas e la necropoli di Santu Pedru e i resti che si trovano sul Monte Baranta (Su Casteddu). Dei 22 nuraghi presenti nel territorio, diversi sono di grande interesse, come il nuraghe Mannu, a s'adde de su suerzu, (interessato dal progetto di valorizzazione Kronos), i nuraghi Sa Femina, Talia (vicino alla villa romana omonima) e Su Coinzolu, tutti praticamente intatti.

La stazione ferroviaria è tappa del Trenino Verde nella tratta Alghero-Palau. Il centro storico di Olmedo, distrutto dai Saraceni, fu ricostruito per volere del feudatario Giacomo Merser. In piazza Italia si trova la chiesa romanica di N.S. di Talia. Il Condaghe di S. Pietro in Silki attesta Olmedo come capoluogo della curatela di Ulumetu, nel giudicato di Torres.

Tra le feste religiose, particolarmente sentita la processione del primo maggio in onore della Madonna. Di questa festa il film mostra alcune immagini girate negli anni '50, con danze in piazza. Nello stesso mese si svolge il Palio di Olmedo, con cavalieri provenienti da tutta l'isola. La Mostra del Pane, a novembre, è un'occasione per ammirare il pane pro festas, pane lavorato e decorato in modo particolare, mentre a natale si ammira il presepe di Pane.

Il film illustra anche le tradizionali attività artigianali di Olmedo, dalla preparazione del pane "sa pesada", all'intreccio, arte portata avanti dal signor Egidio Manca e da suo figlio Franco.

L'ambiente dei dintorni è ricco di muschi, licheni, lecci, olivastri, perastri, quercie, lentischi e palme selvatiche. All'interno dell'oasi naturalistica "Arca di Noè" vengono curate e allevate alcune specie animali da utilizzare per il ripopolamento di alcune aree.

Nella parte finale il film illustra alcune delle attività radicate nel territorio: le vigne Sella & Mosca, nella cui tenuta è possibile visitare un museo con foto d'epoca, utensili e macchine, oltre a una serie di reperti archeologici provenienti dalla necropoli di Anghelu Ruju; la Quadriflor, importante azienda florovivaistica; l'Istituto Zootecnico e Caseario Sardo, in loc. Bonassai; le miniere della Sarda Bauxite.

 

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda