Iglesias cittą turistica
Il documentario mostra il patrimonio culturale, storico e paesaggistico della città e del territorio d'Iglesias, capitale del Sulcis Iglesiente, con i suoi paesaggi minerari, le grotte e le coste, che la città si propone di offrire al turista. Lo speaker, mentre le immagini mostrano le onde che si scagliano sulla costa montagnosa e frastagliata, spiega l'origine geologica di queste terre. La storia della città è molto antica: in varie grotte e sul colle di Santa Barbara, sono state trovate tracce del Neolitico Antico. A San Benedetto è stata rinvenuta una necropoli del III millennio. La città, allora chiamata Villa di Chiesa, si sviluppa intorno al 1250, sotto la dominazione pisana. L'estrazione e la lavorazione del piombo e dell'argento conferiscono alla città un'importanza europea. In seguito, sotto la dominazione aragonese, la città, con l'abbandono dell'attività mineraria, inizierà la propria decadenza, arrestata sotto i Savoia, con la ripresa dell'attività estrattiva.
Sono ricche di fascino le coste dell'Iglesiente, una vasta spiaggia si estende da Fontanamare sino a Portopaglia e da Fontanamare a Buggerru. Il film mostra le affascinanti immagini della scogliera che comprende Nebida, con lo scoglio di Pan di Zucchero, il fiordo di Masua e Caladomestica. La montagna del Marganai, dai boschi fittissimi di castagni e sughere, lecci e roverelle, ospita molte specie di animali selvatici. Chiusi tra questi monti, i laghi artificiali, Corsi e Monteponi. Sono state scoperte, in questi territori, più di trecento grotte, tra le quali quella di Santa Barbara, nella miniera di San Giovanni. La città vanta interessanti opere d'arte risalente a differenti epoche storiche: le fortificazioni costruite da pisani, nel Duecento; le mura e il castello Salvaterra; la Cattedrale di Santa Chiara, la Chiesa di Valverde, la Chiesa della Madonna delle Grazie e la Chiesa di San Francesco. Il centro storico medievale della città è ben conservato, come anche i riti della Settimana Santa, risalenti all'epoca della dominazione spagnola, con le processioni diurne e notturne, caratterizzate dalla presenza de is baballotis e is veronis.