Tre caprili. Insediamento e allevamento caprino ad Armungia

Il documentario realizzato da due antropologi dell'Università di Cagliari si divide in due parti; una prima riguardante la descrizione, tramite immagini e una voce fuori campo, di tre caprili, la loro collocazione e il loro orientamento nello spazio, la struttura e le partizioni, infine l'attività lavorativa svolta al loro interno (mungitura, assegnazione dei capretti alle capre per l'allattamento, preparazione del formaggio etc.); una seconda è invece unicamente costituita dalle interviste ai caprari proprietari dei caprili (Vittorio Deidda, Giuseppe Uda e Giuseppe Ferreli), in cui si discutono diversi argomenti, come il lavoro del capraro, com'era ieri e com'è oggi e quindi com'è cambiato, lo sfruttamento del territorio e l'emigrazione. La prima parte in cui sono descritti i caprili comincia con una descrizione generale del territorio e del paese cui appartiene, Armungia, nel Sarrabus, regione sud-orientale dell'isola. In questo sintetico profilo trovano spazio la descrizione delle forme di sfruttamento del territorio, che testimoniano un passato agricolo ora sovrastato dalle forme dell'allevamento brado, e la descrizione della struttura interna del paese, con riferimento agli esempi sopravissuti di architettura tradizionale, come la casa di Emilio Lussu, testimoni anch'essi della fisionomia rurale del passato.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda