Visiones de Sardigna (8ª puntata)

L'VIII puntata di "Visiones de Sardigna", programma interamente realizzato in lingua sarda, è in gran parte dedicata all'Ardia di Sedilo. Il documentario comincia da un filmato mai mandato in onda e datato 6 luglio 1957, data in cui le telecamere dell'ESIT filmarono la cavalcata in onore del santo guerriero. Le immagini di questo documento, confrontate con l'attuale manifestazione, mostrano che l'Ardia non ha subito rilevanti cambiamenti nel corso del tempo. Ad aprire la cavalcata nel '57 fu Giovan Battista Meloni, allora pastore di trentaquattro anni che, come di regola, ricevette la bandiera di S. Costantino (bandela) dalle mani del parroco. Ai due lati is bandeleddas furono portate da Sebastiano Meloni e Pietro Maria Maledda. In Su Fronti Mannu avveniva e tuttora avviene la benedizione che precede la cavalcata. Questo è il momento in cui si prega affinché l'Ardia riesca bene e non capiti nulla a nessuno. Segue la corsa. Giovan Battista Meloni, intervistato dai microfoni di "Visiones de Sardigna", ha raccontato la sua esperienza di cavaliere dell'Ardia. La data in cui questa si svolge ricorda la vittoria di Costantino contro Massenzio sul Ponte Milvio (312 d.C.), una vittoria della fede cristiana contro il paganesimo. Accanto alla cavalcata esiste anche una corsa a piedi. Per fare la prima bandela i ragazzi devono iscriversi nei registri della chiesa, sarà il parroco a scegliere a chi sarà assegnato il compito. Dall'Ardia di Sedilo si passa alla Cavalcata di Sassari, che nel 2003 ha festeggiato la sua cinquantaquattresima edizione. La prima si svolse, infatti, il 20 aprile 1899. Di essa si conserva un film in bianco e nero girato da Francesco Felicetti, inviato nella città dai fratelli Lumiere per riprendere la visita dei Savoia. Di esso il documentario mostra alcune sequenze. Diverse sono anche le riprese della manifestazione del 2003, che oltre ai costumi della tradizione sarda, ha visto la partecipazione dei mamuzzones di Samugheo e dei mamutones di Mamoiada. Una breve parte della puntata è dedicata al paese di Armungia, centro ad economia pastorale e agricola, che ha dato i natali ad Emilio Lussu ed ha contribuito alla crescita dell'idea d'autonomia della Sardegna. Il paese, che nel 1980 contava 1200 abitanti, oggi ne conta appena 600. L'Amministrazione sta combattendo contro il problema dello spopolamento. Nel 2003 una cooperativa di giovani ha dato vita ad un progetto sugli attrezzi della cultura materiale nella tradizione paesana. Infine, gli ultimi servizi riguardano sa murra e il campionato regionale che il paese di Urzulei dedica annualmente al gioco. L'intervista a Fabrizio Vella, membro dell'Associazione Culturale intitolata a Roberto Mula, rivela l'esistenza di un progetto di studio atto a riscoprire le origini del gioco.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda