Visiones de Sardigna (4ª puntata)

Il documentario in lingua sarda è presentato dagli studi di "Visiones de Sardigna". Ospite della puntata è Giovanni Lilliu. L'intervista al professore comincia da alcuni cenni sulla sua vita. Giovanni Lilliu nasce a Barumini il 13 marzo 1914, quando ancora Su Nuraxi (il nuraghe di Barumini) non è stato scoperto. Mentre viene mostrata una foto di Giovanni bambino il Lilliu racconta di aver frequentato i primi due anni di scuole elementari a Barumini, per poi andare a studiare a Lanusei, dai Padri Salesiani. Da qui si trasferisce a Frascati per frequentare il liceo. Poi è la volta degli anni dell'università, che egli frequenta alla Sapienza, scegliendo di studiare archeologia. Nel 1938 si laurea con una tesi sulla religione primitiva della Sardegna. Dopo aver fatto l'assistente per qualche anno a Roma il Lilliu torna in Sardegna il 1 febbraio 1943. Il 17 febbraio gli americani iniziano a bombardare Cagliari. Nel 1951, grazie ai soldi messi a disposizione dall'Assessorato Regionale del Lavoro, Lilliu comincia gli scavi in località Bruncu su Nuraxi, a Barumini. All'inizio dei lavori si vede appena un metro di tutta la struttura del nuraghe, mentre del villaggio non s'intravede nulla. Per la realizzazione degli scavi vengono chiamati gli operai di Barumini, quelli che lavorano a giornata nei campi. Le foto in bianco e nero documentano come era il nuraghe nel periodo precedente gli scavi, e il lavoro di riscoperta da parte degli operai. Quest'ultimo, durato fino al 1956, ha riportato alla luce un 'monumento' invidiato in tutto il mondo e proclamato dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità nel 1998. Dopo gli scavi, Su Nuraxi comincia ad attirare l'attenzione del mondo intellettuale. Molti sono i turisti che oggi si recano a visitare il villaggio. Nel 2001, in occasione del cinquantenario della scoperta de Su Nuraxi, il comune di Barumini ha festeggiato alla presenza dell'archeologo e degli operai che hanno lavorato agli scavi. Ad ciascuno di essi il Lilliu ha conferito un diploma. Lilliu afferma che in Sardegna i nuraghe erano circa 8000: tutta l'isola ne era popolata. I grandi esempi di architettura nuragica (S.Antine, Barumini, Nuraghe Orrubiu) risalgono però al II millennio a.C. La spinta forte della civiltà nuragica era costituita dall'economia pastorale e agricola. Era il momento in cui l'isola era libera. La libertà finì nel VI sec a.C, con il dominio dei cartaginesi seguito alla guerra tra questi e i nuragici. La Sardegna ha tratto nutrimento per secoli dall'economia agro-pastorale. Il documentario mostra un'intervista risalente agli anni in cui Giovanni Lilliu era consigliere regionale (1967-74). In essa egli dice che la pastorizia è in Sardegna ancora una forza viva, sfruttabile come risorsa economica. Questo è uno dei motivi per i quali negli anni '60 Lilliu si oppose con vigore all'impianto dell'industria petrolchimica nell'isola. Gli operai di Ottana, egli aggiunge, erano ancora pastori, non si riferivano neanche ai sindacati ma direttamente alla fabbrica. Tra gli ultimi servizi mostrati vi è quello in cui il proprietario della petrolchimica, Rovelli, presenta la fabbrica come un modello di sviluppo per la Sardegna.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda