Le Stagioni dei rapaci

L'autore del documentario racconta la sua passione per i rapaci, cominciata con l'osservazione di un piccolo falco, e coltivata con la fotografia prima, e in seguito con le riprese video. È giunto così a documentare la presenza dei rapaci in Sardegna nei diversi periodo dell'anno, attraverso un paziente lavoro di ricerca, appostamenti e attese. Le prime riprese cominciano a marzo, quando le aquile reali tornano nel sito abbandonato l'anno precedente per la nidificazione e la cova delle uova. Una volta che queste saranno dischiuse, occorre attendere qualche tempo prima che i cuccioli siano pronti per il volo, e possano quindi nuovamente migrare. L'appostamento è anche occasione per qualche rapida ripresa della fauna che abita la vegetazione; come i picchi rossi, o i mufloni nei dirupi poco distati dal nido delle aquile. Dopo aver trascorso l'inverno in Madagascar, a giugno giunge per nidificare nell'isola di San Pietro il falco della regina, denominazione che deriva dalla proibizione della sua caccia imposta da Eleonora d'Arborea. In autunno si trova nello stagno di Molentargius, tra Cagliari e Quartu Sant'Elena, il falco di palude, che condivide queste zone con numerosi altri uccelli, come il pollo sultano. Alcuni esemplari di falco pescatore giungono in Sardegna per svernare, trattenendosi fino a primavera per poi risalire in Corsica per la nidificazione, concludendo la stagione dei rapaci sull'isola, che ricomincerà con il ritorno delle aquile reali a primavera. L'autore sottolinea l'importanza della presenza dei rapaci per l'equilibrio dell'ecosistema biologico negli stagni attorno a Cagliari.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda