Piccolo grande amore

Massimiliano è il principe del Liechtenhaus, piccolo stato ormai al tracollo finanziario. Per risolvere i problemi economici divenuti insostenibili decide di dare in moglie la bella figlia Sofia al goffo e ricchissimo Federico di Sassonia, che la madre, la Regina di Sassonia, vuol vedere sposato. La principessa del Liechtenhaus è però innamorata del campione di tennis argentino Botero. Organizzate le nozze tra la giovane e Federico, la ragazza viene invitata, assieme al padre a alla sorella, a trascorrere una vacanza in Sardegna nella villa della Regina di Sassonia. Qui Sofia, dopo aver scoperto il tradimento di Botero, decide di fuggire. Divenuta per tutti Lisa, essa fa la barista sulla Costa Smeralda, dove conosce Marco, giovane maestro di windsurf di cui si innamora. Mentre il conte Otto, marito della sorella di Massimiliano, tratta con un finanziere americano per installare, dietro lauto compenso, casinò e fast food nel principato, il capo della casata cerca la figlia ovunque. Frattanto Olivia, che di Marco è innamorata, scoperto che Lisa è in realtà Sofia del Liechtenhaus, informa il padre della giovane della sua presenza nella Costa Smeralda. La telefonata viene però intercettata da Otto, il quale, timoroso di un eventuale matrimonio tra Sofia e Federico di Sassonia, che annullerebbe i suoi progetti di guadagno, fa rapire la principessina da alcuni malviventi del luogo. Tuttavia, non tutto è perduto. Marco, messosi per puro caso sulla pista dei sequestratori libera Sofia, che l'accusa d'averla venduta e tradita. Ritornata nel palazzo del Liechtenhaus, la bella principessa decide di sposare senza amore Federico di Sassonia. Ma Marco, venuto a conoscenza del matrimonio attraverso la stampa, decide di impedire le nozze. Smascherata per merito suo la macchinazione, il conte Otto e sua moglie Ursula vengono fatti arrestare nel giorno fissato per le nozze di Sofia, la quale, anziché sposare il blasonato Federico si unisce al maestro di windsurf.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda