Itinerari. L'incanto di un'isola ricca di storia

Il film propone alcuni itinerari alla scoperta di siti archeologici. Nell'estremità sud occidentale dell'isola, nella necropoli di Montessu, ha inizio il viaggio nell'Iglesiente. Sulky, l'odierna Sant'Antioco, fu una delle prime colonie fenice in Sardegna, che lasciarono testimonianza della loro religione nella sepoltura dei morti, nel tophet e nelle tombe a sarcofago e a camera. Più a nord si trova la zona mineraria, già i fenici e i romani avevano scoperto la ricchezza del territorio, ma i primi veri e propri minatori dell'Iglesiente furono i pisani. Le società minerarie hanno mutato profondamente il territorio e la mentalità dell'uomo, è, infatti, presente una cultura industriale più che contadina. Nel secondo itinerario, il viaggio prosegue verso l'interno. Nell'isola sorgono migliaia di nuraghi, il film approfondisce la descrizione della struttura e della storia della Reggia nuragica di Barumini, del santuario di Santa Vittoria di Serri, che sorge poco lontano, e del nuraghe Arrubiu, presso Orroli. A Goni, in località Pranu Munteddu gli scavi hanno riportato alla luce menhir dalle sembianze divine, vicino ai quali si seppellivano i morti della comunità. Merita una visita anche Villaputzu con il suo antico villaggio minerario. Il terzo itinerario mostra i resti dell'antica civiltà nuragica, con i dolmen di Olzai, la necropoli di Madau a Fonni e il villaggio nuragico di Serra Orrios nel Supramonte di Dorgali. L'ultimo tracciato ripercorre alcune tappe della provincia di Sassari. Il film propone una descrizione della struttura delle domus de janas di Sant'Andrea Priu, presso Bonorva, e della Reggia nuragica di Santu Antine, a Torralba, dell'altare preistorico di Monte D'Accoddi, non molto distante da Sassari, e della necropoli di Limuri, presso Arzachena, nella estremità nord occidentale dell'isola.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda