I Cavalieri della stella

Da oltre seicento anni, l'ultima domenica e il martedì di carnevale, si ripete, all'ombra della Cattedrale di Oristano, la Sartiglia, la giostra equestre, dove su Componidori, il capocorsa, e gli altri cavalieri mascherati tentano d'infilzare, a galoppo sfrenato, la stella sospesa a un filo. Il film propone alcune interviste ai Componidori del passato, che ricordano la gara con orgoglio e soddisfazione e ripensano con emozione al momento della vestizione, all'importanza della maschera e alla funzione dei cavalieri, che stando attorno a su Componidori, gli conferiscono importanza. Annadina Cozzoli, il primo capocorsa donna, nel 1972, ricorda che, nonostante le diffidenze, riuscì a prendere la stella d'oro. Un uomo e una donna anziani indicano, in lingua sarda campidanese, le differenze tra il presente e il passato, quando i cavalieri erano al massimo 10 o 15, su Componidori era sempre un nobile o una persona in vista, il foro della stella era molto più piccolo, tutti partecipavano alle pariglie di via Mazzini. Il compito di organizzare la festa e di scegliere su Componidori spetta, la domenica, al gremio dei contadini, il martedì al gremio dei falegnami. Due rappresentanti dei gremi parlano delle loro funzioni, nel rispetto delle tradizioni. Luigi Montixi spiega come i trombettieri e i tamburini della Sartiglia, vera colonna sonora della festa, tramandino i due passi della corsa, su passu ‘e istrada, che accompagna il corteo, e il passo del capocorsa, conosciuto come su passu ‘e su Componidori. Il documentario si conclude con la lettura di una poesia dedicata alla Sartiglia.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda