Terra dei tramonti

Il Sinis è al centro della costa occidentale della Sardegna, la natura di questi luoghi poco antropizzati, offre un contatto coinvolgente e immediato con l'ambiente. Il film mostra le immagini dell'area protetta del Sinis e dell'Isola di Mal Di Ventre, ricca di storia, tradizioni e bellezze naturali, che si estende dalle falesie di Su Tingiosu a Su Siccu, nel golfo di Oristano. La costa è a tratti bassa e sabbiosa, a tratti rocciosa, i lunghi arenili sono formati da granuli di quarzo bianco levigato dal mare. Caratteristici sono gli stagni retrolunari che d'estate si prosciugano. L'Isola di Mal Di Ventre, di costituzione granitica, selvaggia dalle coste rocciose, ha una vegetazione bassa a causa del forte maestrale, vi sono resti di un nuraghe e traccia di ruderi. Sino agli anni sessanta veniva utilizzata come pascolo di greggi, attualmente è disabitata, è popolata solo da testuggini e uccelli migratori. A sud si trova l'Isolotto del Catalano, una scura massa rocciosa e i resti di un piccolo faro accolgono il visitatore. Il paesaggio sottomarino è molto caratteristico, tra i suoi numerosi abitanti, troviamo anche i delfini. Oltre i 40 metri di profondità si estendono ancora le praterie di poseidonia, indice della purezza delle acque. Il film mostra immagini di pescatori a lavoro, le case dei pescatori fatte di falasco e la Peschiera del Pontis, che merita una visita, con le camere di cattura costruite con le canne. Sulle acque dello stagno di Cabras, si riflette la città omonima, le cui origini risalgono al XII secolo, quando, definitivamente decaduta Tharros, sorse il paese denominato "Masones de Cabras". Il patrimonio archeologico è molto interessante, nell'isoletta Cucuru Is Arius, nello stagno di Cabras, si trovano tombe risalenti al neolitico medio, 6000 anni fa. Nel villaggio di San Salvatore è situato un santuario ipogeico dedicato al culto dell'acqua, risalente anch'esso al neolitico. I nuraghi sparsi nella zona sono per lo più in cattivo stato di conservazione. Nel centro del paese di San Giovanni si trova la chiesetta omonima, risalente al IV secolo. L'antica città stato fondata dai fenici, nella II metà del IV secolo a.C., Tharros, è una tappa obbligata per il visitatore. Nella costa sono presenti torri antibarbaresche, volute da Filippo II, edificate tra la fine del 1500 e l'inizio del 1600, le più ben conservate sono quelle di San Giovanni e di Turreseu. Turreseu dà il nome all'oasi, con il suo promontorio a falesie, conserva l'ultimo angolo di macchia mediterranea, con i boschetti di pino d'aleppo e di palma nana.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda