Sartiglia oristanese

Nel folklore sardo, un posto d'onore ricopre la Sartiglia d'Oristano. La tradizionale giostra equestre si svolge tutti gli anni, l'ultima domenica di carnevale e il martedì successivo. La voce narrante ci accompagna attraverso i diversi momenti della festa. La cerimonia si apre con il solenne rituale della vestizione de su cumponidori, il capo corsa. Salito su un tavolo, posto al centro della stanza del gremio, l'uomo non potrà più toccare terra durante tutta la manifestazione. In un sottofondo di tamburi e trombe e sotto l'occhio attento della folla e dei componenti del gremio, sas massaieddas, ragazze riccamente vestite con il costume di Oristano, vestono su cumponidori. Il cerimoniale è rigoroso, il momento più ricco di tensione e di significati è la copertura del volto con la maschera, così semplice e allo stesso tempo così espressiva. Ora su cumponidori non è più un uomo, ma un semidio, a cui gli oristanesi chiedono un buon auspicio per l'annata. Salito a cavallo, su cumponidori, benedirà la folla con un fascio di pervinche innestato con un doppio mazzo di viole, sa pupia de Mayu, il simbolo primaverile di fertilità. Dopo la sfilata del corteo d'Eleonora D'Arborea e dei costumi tradizionali d'Oristano, che spicca per il rosso e per gli ori, inizia la vera e propria giostra equestre, anch'essa accompagnata dal suono di tamburi e trombe. Su cumponidori è affiancato dai due cumpoi, anch'essi vestiti con un costume tradizionale e col volto coperto da una maschera; seguono gli altri cavalieri, vestiti con il costume tradizionale o con un abito dalla foggia spagnoleggiante e anch'essi col volto coperto. La corsa alla stella consiste nel lanciarsi velocemente tentando d'infilzare con la spada una stella appesa ad un nastro verde. L'annata sarà fertile quante più stelle i cavalieri riusciranno a centrare. Ogni cavaliere proverà la propria abilità tra il plauso della gente. La serata proseguirà sino a notte con le spericolate acrobazie delle pariglie e con i balli tradizionali in piazza accompagnati dall'organetto.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda