Santa Maria Assunta. Variazioni stilistiche della Cattedrale di Oristano

La Cattedrale di Oristano rispecchia il clima di fervore artistico e culturale che investì Oristano sin dalla sua elezione a capitale del giudicato D'Arborea, nel 1070, quando Orzoco I spostò la capitale del regno D'Arborea da Tharros a Oristano. Nel 1228 il giudice Mariano e l'arcivescovo Torchitorio fecero costruire il Duomo della Beata Vergine Assunta, che sorse sulle rovine di una precedente chiesa bizantina e che venne costruita con materiali provenienti da Tharros e Othoca. L'attuale aspetto prese forma nel 1745, anno della sua definitiva dedicazione. Il documentario illustra, con accurata dovizia di particolari, gli stili e le bellezze artistiche della cattedrale. Architetti furono Salvatore Garrucciu e Battista Arieti, tra gli altri vi lavorarono artisti come Pietro Pozzo e Nino Pisano. Il duomo presenta una facciata incompiuta, lungo il fianco sinistro si eleva un grande e isolato campanile, dagli influssi arabeggianti, individuabili nella cupola a cipolla. L'interno risente delle complicate vicissitudini storiche e architettoniche che lo videro protagonista, ne consegue un aspetto di grande eclettismo stilistico, in cui il fasto barocco di alcune cappelle contrasta con l'impostazione neoclassica dei due bracci del transetto, realizzati nel 1830. Proprio nel braccio destro del transetto si trova l'unico ambiente risalente al duecento, la Cappella del Rimedio, per secoli murata e riscoperta agli inizi del novecento.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda