Mare di Sardegna - 2ª parte

Questa parte del viaggio comincia nell'Arcipelago della Maddalena, con le sue acque ricche di vita spazzate dal maestrale. Le isole principali sono Caprera, La Maddalena, Razzoli, Budelli, Spargi, Santa Maria. In questo arcipelago ha sede il primo parco marino della Sardegna. Da Santa Teresa di Gallura partono i traghetti per la Corsica. In quel tratto di mare si trova il "corallo nero", a soli 30 metri di profondità, di solito si trova molto più in basso. Passando per Stintino si raggiunge la baia di Porto Conte, l'antico Portus Ninfarum dei romani. Delle numerose grotte sommerse della zona, alcune furono utilizzate nell'antichità. La principale, la Grotta di Nereo, ha tre ingressi ed è ampia 300 metri. Il corallo rosso, un tempo numeroso, ora è quasi del tutto scomparso. Proseguendo verso sud si arriva all'arcipelago del Sulcis, nei pressi di Portoscuso, Sant'Antioco e San Pietro, in cui si pescava il tonno con la tonnara. Dopo un periodo di declino dovuto alla pesca d'altura, ora si torna all'antico con le mattanze, nel periodo estivo, che permettono di catturare un tonno di qualità pregiatissima. Verso Sud, a Capo Teulada, la presenza dei militari ha condizionato l'ambiente circostante. Tra gli esemplari tipici della fauna marina ci sono il riccio diadema, il giglio di mare, le fiabesche clavelline, le trine di mare, le orecchie d'elefante e le cicale. Al largo dell'isola rossa, al centro del golfo di Teulada, si trova il relitto del Dino, nave affondata il 6 aprile del 1973 con il suo carico di argilla e che è diventata comodo rifugio per numerose specie animali. Le spiagge proseguono, lunghissime, fino a Nora.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda