La Cattedrale dei Leoni

Il documentario inizia con una breve introduzione storica, riguardante i rapporti tra Pisa e il Giudicato di Cagliari. Al suo interno s'innesta un'analisi di carattere storico - artistico sul Duomo del capoluogo sardo. La prima parte intervalla le immagini in movimento alle inquadrature di disegni della città. È al suo interno che apprendiamo che Pisa pose fine alla sovranità giudicale di Cagliari attraverso la divisione del castrum Kalaris alle famiglie dei Capraia, dei Visconti e dei Donoratico. Il quartiere del Castello fu abitato dai soli cittadini pisani, i sardi invece furono costretti a dimorare fuori dalla cinta muraria. Per due secoli la ricchezza pisana diede impulso all'attività artistica. In questo periodo si pose mano alla cagliaritana chiesa di Santa Maria, sul colle del Castello. Sebbene nel 1930 l'architetto Francesco Giarrizzo ricostruì la facciata sostituendo con uno stile romanico-toscano l'interpretazione barocca che di essa aveva dato Pietro Fossati, diversi furono gli elementi che vennero conservati dal periodo di dominazione pisana. Le inquadrature dei dettagli ci permettono di osservare meglio i particolari della Chiesa e di apprezzare le varie opere, come quelle di Maestro Guglielmo e il trittico donato da Clemente VII e inizialmente attribuito a Gerard David. La cattedrale fonde stili architettonici differenti, documentati con minuzia di particolari dalla voce fuori campo: il pisano, l'aragonese e il barocco (i più importanti). Il filmato si conclude con la rievocazione di una tradizione aragonese, la processione della Settimana Santa, durante la quale un crocefisso ligneo viene portato dalla Confraternita della Solitudine in cattedrale, partendo dalla chiesa di San Giovanni dove farà ritorno il giorno dopo.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda