Stazzi

Gli stazzi sono le abitazioni tipiche dei pastori della campagna gallurese. Il film inizia con una voce di donna che recita (in gallurese) la poesia "Mucchju" di Franco Fresi, che descrive un panorama addomesticato dalle costruzioni dei pastori. I pastori galluresi, dice la voce fuoricampo, non hanno imprigionato la natura, ma ci si sono adeguati con le costruzioni che della natura sfruttano ripari e forme. L'ambiente è dominato da cisto, ginepri, olivasti, lentischio, ginestre, olivastri e querce. Lo stazzo è qualcosa che alla natura è stato sottratto. La voce fuoricampo legge le descrizioni degli stazzi del geografo Le Lannou, poi passa ad elencare una serie di stazzi, facendo notare che la loro fattura, con tetto di tegole rosse, sia più "allegra" di quella delle case dei villaggi. Queli più significativi sono quelli di Lipuzzi, Pittorra, Canaili, Lamizana, Letudita, S'aiacciu, Lucaponi. Alle immagini si alternano canti popolari in Gallurese, a tenore o accompagnati dalla fisarmonica.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda