Sardegna: is launeddas - i suoni. Ricerche sulla musica popolare italiana

Le canne per la fabbricazione de is launeddas, spiega il maestro suonatore Dionigi Burranca, devono essere raccolte durante la luna piena. Se tagliate a luna nuova, infatti, esse non avranno una buona stagionatura. Tuttavia, le canne necessarie alla realizzazione dei bassi e delle ance sono di una qualità differente rispetto a quelle delle mankose manne. Is launeddas, afferma il Burranca, sono uno strumento sardo antico, composto di tre pezzi. La canna più grande è su tumbu, o basso continuo. Il secondo elemento per lunghezza e dimensione è sa mankosa manna. Su di essa vengono praticati cinque fori, quattro dei quali ricoperti con l'indice, il medio, l'anulare e il mignolo della mano sinistra. Infine, il terzo pezzo, quello che produce le note più alte, è sa mankosedda, anch'esso con cinque fori, ricoperti dalle dita della mano destra. Intanto, mentre Dionigi Burranca suona una Mediana a Pipía, un disegno illustra le parti componenti is launeddas. Dalla sua casa di Ortacesus, paese della Trexenta, il maestro spiega che la lunghezza de su tumbu è diversa a seconda dei suoni che si desidera produrre. La canna per il basso ha le stesse dimensioni per sa mediana, su kontrappuntu e su punt'e organu. Il Burranca mostra alle telecamere come si costruisce lo strumento, poi ne prova il suono. Alcune sequenze presentano la sua esibizione in occasione della festa dei SS. Pietro e Paolo ad Assemini (1981). In chiesa egli suona il Pastorale, durante i festeggiamenti in piazza il Ballu. Dalla sua abitazione, il suonatore elenca le note componenti la scala musicale de is launeddas, poi illustrate schematicamente attraverso un disegno. Seguono le immagini in cui Dionigi Burranca, esprimendosi in sardo, insegna a due giovani gli esercizi del fiato, primo passo per imparare a suonare l'antico strumento sardo. Nel 1981, il maestro fu ospite di un matrimonio tradizionale selargino, durante il quale accompagnò la sfilata degli sposi nelle vie del paese. Le ultime sequenze sono girate dalle campagne del comune di Samatzai, nella località Perde 'e Campana, dove è ubicato un nuraghe. Da qui il Burranca descrive i suoi primi approcci con is launeddas, dagli esercizi insegnatigli dal padre, all'affinamento della tecnica ad opera degli insegnamenti di grandi suonatori come Beppe Sanna. Il film si chiude con un'ultima esibizione del maestro d'Ortacesus.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda