Sagra del Redentore

Da gennaio a dicembre la Sardegna vede fiorire molte manifestazioni folkloristiche, che suscitano l'interesse, sia del turista, che dello studioso. Le radici di queste feste affondano nei secoli e a volte nei millenni. Questo documentario ci propone una delle poche feste piuttosto recenti, la Sagra del Redentore, che si svolge a Nuoro alla fine di agosto. La voce narrante ci illustra la storia della festa. Nel 1900 papa Leone XIII decise di far erigere una statua del Cristo Redentore in diciannove cime montuose, per la Sardegna fu scelto l'Ortobene, monte tanto caro ai nuoresi. Divenne subito meta di pellegrinaggi: il giorno della ricorrenza dell'inaugurazione della statua, i pellegrini ascoltavano la messa e poi festeggiavano con pranzi, canti e balli. Negli anni sessanta, con il boom turistico, anche Nuoro, priva di mare, ma con bellissimi paesaggi e ricca di storia e tradizione, decise di proporsi al turista. La festa perse il suo carattere popolare per divenire una vetrina della bellezza e della storia delle tradizioni sarde. A fine agosto sfilano i gruppi dei vari paesi della Sardegna. Tra i gruppi, sono ben riconoscibili i costumi del gruppo degli scalzi di Cabras, il costume di Orgosolo, quello di Quartu Sant'Elena, di Selargius, di Nuoro, le vedove di Tempio, i tamburini di Oristano, i mamutones e gli issocadores di Mamoiada. La sera, si alternano sul palco canti e balli, accompagnati dai tenores, dall'armonica a bocca o dall'organetto.

Nel momento religioso, che avviene qualche giorno prima, la processione, dove spicca il rosso del gruppo di Nuoro, riconduce il simulacro del Redentore nella chiesetta di Santa Maria, in cima all'Ortobene. Nel film, che continua a mostrare i bellissimi costumi, i ragazzi e i bambini che ballano "a ballu tundu", le ragazze che portano il pane delle feste nei cestini, sono chiari i poetici versi delle canzoni della tradizione popolare, quali "No poto riposare" e "Deus ti salvet Maria", cantate dal coro di Nuoro. Il film ci accompagna nel centro di Nuoro, nelle case con i murales e nelle viuzze antiche, cariche di fascino e di storia.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda