Il Mio paese il nostro vescovo. Misit me dominus - mi manda il signore

Un prologo scritto precede il film documento. Esso esprime l'intenzione di onorare il pensiero e le opere di "Sua Eccellenza Monsignor Raffaele Piras", vescovo di Penne ed Atri. Il video, presentato da Monsignor Ottorino Pietro Alberti, è, egli spiega, un'iniziativa in linea con le celebrazioni svolte in occasione della traslazione dei resti mortali di Monsignor Raffaele Piras da Atri a Quartucciu (CA), suo paese natale. Monsignor Alberti traccia il disegno di un grande uomo, che consacrò tutta la vita alla "Gloria di Dio" e al servizio degli uomini. Raffaele Piras è figura importante anche per gli insegnamenti lasciatici. Morto a circa 45 anni, nel 1911, dopo soli quattro anni d'episcopato, da sacerdote ebbe sempre incarichi di rilievo. Fu anche scrittore. Tra le sue più importanti opere figura "La Cosmogonia biblica", che affronta il rapporto fra scienza e fede, tema ancora attuale. In suo onore, il 4 luglio 1945 nacque l'Associazione Amici di Monsignor Raffaele Piras, il cui presidente è Giulio Solinas, che servendosi dell'aiuto degli altri associati diede vita alle iniziative che portarono il rientro della salma del vescovo quartuccese nel luogo natio. Il film si serve non solo delle immagini in movimento, ma anche di fotografie, articoli di giornale, grafici. Prima di parlare delle cerimonie celebrate in occasione del ritorno dei resti mortali di Monsignor Piras, la voce fuori campo esprime la necessità di soffermarsi sul territorio e sulla cultura di Quartucciu. La cittadina, d'origini romane, deve il suo nome alla distanza che la separa da Cagliari. Fece parte del Giudicato di Cagliari per poi passare, nel XII sec. sotto dominio pisano. Dopo essere caduta in mano agli aragonesi, nel 1426 fu ceduta, assieme a Quartu, ad Antonio De Sena. Dopo il XVI e XVII sec., periodo di grandi difficoltà, si risollevò nel sec. XVIII, passando in feudo alla famiglia Pes. Il paese fu riscattato solo nel 1839. Esso fu sempre comune a sé fino al 1928, anno in cui divenne frazione di Cagliari. Nel 1983 Quartucciu riacquistò la sua autonomia. Il suo primo sindaco, di cui il documentario ci offre un'intervista, fu Gesuino Murru. Il territorio del paese desta un certo interesse da un punto di vista archeologico. Diversi sono, infatti, i siti di rilievo, fra i quali le terme e la necropoli romana. Il commentatore si sofferma, inoltre, sull'architettura religiosa del paese. Ne sono esempi la chiesa dedicata a S.Giorgio Martire, costruita dagli Aragonesi in stile gotico, quella di S.Efisio, esempio d'architettura romanico-giudicale, la chiesa cinquecentesca di S.Biagio. Quartucciu è anche patria dei poeti campidanesi, il più famoso dei quali è Francesco Ignazio Deplano. Tuttavia, il personaggio che più di tutti ha reso celebre il centro del Campidano è Monsignor Piras, nato qui nel 1865. Egli fu ordinato sacerdote nel 1888 nel Duomo di Cagliari e nel 1907 venne preconizzato vescovo di Atri e Penne. Morì ad Atri dove fu sepolto. L'11 ottobre 1998 la sua salma fece ritorno a Quartucciu, dove riposa nella chiesa di S.Giorgio. Il sindaco Abis diede inizio alle pratiche di rientro. L'evento fu atteso con fermento dall'intera comunità quartuccese. Il 10 ottobre 1998 una delegazione sarda partì dall'aeroporto di Elmas alla volta di Atri, dove, avvenuto il saluto con le autorità, prima del rientro a Quartucciu i resti mortali di Raffaele Piras ricevettero la benedizione nella cattedrale della cittadina abruzzese. La salma, una volta giunta in Sardegna, fu salutata con gaudio dagli abitanti del centro del Campidano. Fu il Vescovo Alberti ad officiare la messa. In chiusura, il film offre la recita di una poesia in sardo da parte del nipote del vescovo Piras. Durante la declamazione scorrono i sottotitoli in italiano.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda