Pro cantu adi durai su mundu (3ª parte) - Orme del tempo. Dentro i musei della Sardegna - parte 1ª

Il film presenta la storia dei musei visitati, illustra dettagliatamente tutti i reperti e le opere custodite all'interno delle diverse sale. Dei settanta musei presenti nell'isola, circa 1/5 è concentrato a Cagliari. Nella Cittadella dei Musei è esposta la più ricca collezione archeologica della Sardegna, contenente pezzi di diverse epoche: nuragica, fenicia, cartaginesi, romana, d'epoca cristiana e gioielli del primo medioevo. Poco distante si trova la Pinacoteca Nazionale, che conserva retabli quadri, gioielli e amuleti, e il Padiglione d'Arte Orientale, che espone i pezzi di una collezione donata al comune da un viaggiatore cagliaritano. La Galleria Comunale d'Arte, situata nei giardinetti pubblici, custodisce ed espone alcune sculture del Ciusa. In un'ala del santuario della Madonna di Bonaria si trova il museo legato alla devozione della Santa. Sono presenti testimonianze archeologiche d'epoca punica e romana ed ex-voto, raffiguranti imbarcazioni di differenti epoche. Il Museo Archeologico di Carbonia, che ha sede a Villa Sulcis, custodisce reperti degli scavi di Monte Sirai. Il Museo Mineralogico di Iglesias si trova nella scuola mineraria, espone attrezzature storiche, ricostruzioni degli ambienti minerari e una ricca collezione di fossili e minerali. A Sanluri sono presenti due musei, il Museo Etnografico e il Museo del Castello, che custodisce armi e divise, oltre che arredi d'epoca. A Villanovaforru, in Marmilla, si trova un Museo Archeologico, visitabile con il parco nuragico Genna Maria, di cui il film fornisce una dettagliata descrizione. Il Museo di Laconi custodisce diverse sculture preistoriche. Nel Museo di Oristano, antica capitale del Giudicato D'Arborea, sono custoditi materiali neolitici del Sinis, reperti fenici e un plastico dell'area urbana di Tharros. In città è presente una Pinacoteca con retabli del XIV, XV secolo. Il Museo della Tecnologia Contadina di Santulussurgiu è situato in una casa padronale del XVIII secolo, custodisce gli strumenti antichi del mondo contadino e pastorale sardo.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda