L'Orrido di Gorropu

Nel cuore del Supramonte, lungo la catena montuosa della Costa Silana che collega tra loro i paesi di Urzulei e Dorgali, si trova la gola di Su Gorropu, il canyon più grande d'Italia. Le abbondanti acque sotterranee, che l'attraversano, confluiscono in gran parte nella sorgente di Su Gologone, e da qui, percorrendo l'intero Supramonte, si riversano prima nel fiume Cedrino e infine nelle acque marine del Golfo di Orosei. Il visitatore che volesse avventurarsi all'interno della gola rocciosa, deve affrontare un percorso impegnativo e faticoso. Dopo aver lasciato Dorgali, costeggiando l'Orientale Sarda, si raggiunge la piana di Urzulei, per poi proseguire a piedi verso l'interno. La fitta vegetazione lascia gradualmente spazio alla nuda roccia calcarea. La marcia è costellata da tappe suggestive e visioni inusuali come la gola di Campos Bargios, e il Rio Flumineddu , il cui letto asciutto (nella stagione secca) costituisce parte del percorso da seguire. Tra le tipiche capanne dei pastori ormai disabitate, si aggirano maiali selvatici e capre, dall'alto dominano i due nuraghi "Mereu" e "Gorropu". Man mano che ci si inoltra nel cuore del canyon, l'accesso si fa più difficile, le pareti rocciose diventano sempre più alte e strette, la luce penetra a fatica. Le acque cristalline dei numerosi laghi interni, come il Lago Nero e il Lago Sotterraneo, hanno nel corso dei millenni, bucato l'imponente roccia calcarea, costituendo, insieme alla sorgente di Su Gologone, uno scenario di incomparabile bellezza.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda