Una Cavalcata nel cuore della Sardegna. Per riscoprire l'ambiente, la natura, la cultura, le tradizioni

La Sardegna è una terra antica, di tradizioni e sapori, posta al centro del Mediterraneo Occidentale. L'Ogliastra e la Barbagia, da sempre rappresentano l'indipendenza e la fierezza delle genti dell'interno, ed oggi sono il simbolo della lotta per la tutela ambientale e del rilancio turistico della Sardegna centrale. Questo è lo scenario nel quale si è svolta "Sardegna a cavallo", una manifestazione voluta per condurre i turisti all'interno dell'isola. Il cavallo è un naturale compagno per una visita in Sardegna, e da sempre presente nella tradizione culturale e storica dell'isola. Sedilo, piccolo centro agropastorale dell'altopiano di Abbasanta, è il punto di raduno della carovana. La sera gli ospiti sono stati intrattenuti con canti e balli. All'alba del primo giorno, sullo sfondo della chiesa di S. Costantino ha inizio il viaggio. Nelle campagne circostanti, i turisti ammirano le domus de janas, le case delle fate, piccole grotte artificiali, scavate in epoca prenuragica utilizzate come tombe. La prima sosta, ad Austis, da tziu Antonio, che ha offerto ai turisti i prodotti della sua attività pastorale, nelle immagini lo vediamo intento alla lavorazione del formaggio. Lungo i sentieri tra i boschi, si trovano tracce del passato nei nuraghi e la presenza dei custodi attuali di questi luoghi, i pastori. Teti ospita la carovana per la notte e propone i festeggiamenti in piazza. Il viaggio prosegue tra valli, sentieri e boschi di leccio. In un pranzo organizzato in un ovile, la carovana assapora la semplice cucina dei pastori. I turisti passano nei boschi di Ovodda, bordo meridionale della Barbagia di Ollollai, alle falde del Gennargentu, in un paesaggio di rocce e verdi pascoli. La carovana sosta per la terza notte a Gavoi. Il lago di Gusana è la principale attrazione turistica, con alberghi e ristoranti per visitatori e pescatori. Gavoi offre i prodotti delle sue botteghe artigiane, le immagini mostrano un anziana donna che intreccia un cestino. Fonni con i suoi 1000 metri di altezza è il paese più alto della Sardegna, tipicamente montano, frequentato per questo motivo anche nei mesi invernali. In questi territori si possono ammirare costruzioni megalitiche, nuraghi, domus de janas, tombe dei giganti. Questi luoghi offrono al visitatore un ottima ospitalità e una buona gastronomia. In un rifugio sul Bruncu Spina, sotto il Monte Spada, si cena con i prodotti tipici, quali su pistocu, il pane carasau, i culurgionis, ravioli ripieni di formaggio e patate, arrosti e formaggi. La cena è stata allietata dai tenores di Fonni e dai balli del gruppo folkloristico. L'ultimo giorno si attraversa il Gennargentu, costeggiando Punta La Marmora. La carovana pranza nelle campagne di Villagrande Strisaili e poi l'ultima cavalcata sino a Lanusei, capoluogo dell'Ogliastra, situato nelle pendici del Gennargentu. Questo paese offre la possibilità di vivere contemporaneamente mare e montagna. Questi quattro giorni hanno mostrato ai visitatori un patrimonio naturale e archeologico unico.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda