Carbonia e i suoi minatori

La storia siamo noi di De Gregori. Non esiste un'unica voce per raccontare, ma ogni documentario è riportato nella sua versione originale, ci sono dunque più voci, musiche e modi di ripresa, una certa unità è data dal continuo ripetersi della canzone di De Gregori.

 

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Carbonia e i suoi minatori è un documentario nel documentario, raccoglie infatti molti dei documentari girati a Carbonia. I frammenti dei vari filmati sono riportati senza nessun commento aggiuntivo e sono costruiti seguendo un ordine cronologico, anche se non sempre rigido, dall'epoca fascista ai giorni nostri. Nella prima parte alle immagini in bianco e nero del film di propaganda fascista seguono le interviste alle donne e agli uomini che arrivarono alla fine degli anni Trenta. Inizia presto però la fine di Carbonia, nel dopoguerra come viene raccontato da Nadia Spano, moglie di Velio, e da Pietro Cocco, sindaco di Carbonia in quegli anni. Da questo momento il documentario è la storia delle lotte che i minatori hanno portato avanti per mantenere vivo non solo il proprio lavoro, ma un intera città. La diminuzione della produzione spinge infatti un popolo di immigrati a una nuova emigrazione verso il nord d'Europa, Carbonia si spopola e i quartieri operai cadono in un degrado irreversibile, né l'"intervento" dell'ENI, né la collaborazione con l'università sembrano capaci di invertire la rotta. Il documentario si chiude con Santa Barbara e i fotogrammi degli stessi luoghi nelle condizioni in cui erano e in cui sono oggi, accompagnati dalle parole e le musiche di La storia siamo noi di De Gregori. Non esiste un'unica voce per raccontare, ma ogni documentario è riportato nella sua versione originale, ci sono dunque più voci, musiche e modi di ripresa, una certa unità è data dal continuo ripetersi della canzone di De Gregori.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda