Cagliari un emporio sul Mediterraneo

Il documentario, attraverso la voce narrante e le immagini, ripercorre il passato di Cagliari dal punto di vista economico-commerciale con particolare riferimento ai traffici marittimi e ai rapporti con le antiche civiltà che hanno popolato l'isola. Partendo dal quartiere di Castello - luogo storico del potere della città - è possibile osservare e scoprire la particolare conformazione urbanistica e architettonica di Cagliari che con i suoi monumenti, le sue strade e gli edifici storici conserva i ricordi di un passato glorioso. Gli antichi quartieri - come quello della Marina - racchiudono il fascino e l'essenza della vita commerciale della città e di un economia che affonda le sue radici nei traffici marittimi rappresentando un punto di riferimento importante in tutto il Mediterraneo. Il passato che ritorna trova riscontro anche nella vocazione turistica della città che, con la cittadella dei Musei, ha saputo valorizzare la propria storia rendendola fruibile ai visitatori curiosi. Il documento ripercorre l'antica storia sarda proponendo luoghi ricchi di fascino e di mistero come il complesso nuragico di Barumini, il più antico insediamento fenicio in Sardegna a Nora, il tofet di Sulcis presso Sant'Antioco, le mura ciclopiche cartaginesi vicino a Carbonia e il monumento votivo romano costruito in onore a Giove nei pressi di Cagliari. Ma l'opera più grandiosa fu senza dubbio quella romana che con la costruzione di anfiteatri, monumenti, fortificazioni e opere urbane segnò profondamente le città della costa imprimendo ancora di più un'economia basata sugli scambi e sul commercio marittimo. Oggi la città vive tra mille contraddizioni - create dalla simbiosi di industria, turismo, ambiente e storia - che però sembrano trovare un assetto stabile ed equilibrato soprattutto nelle nuove prospettive di crescita e sviluppo che vedono nel Porto Canale il fulcro centrale per ricostruire un ruolo di supremazia commerciale nel Mediterraneo nel ricordo delle grandi civiltà.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda