Nei paesi dell'argilla

Il Campidano, da Oristano a Cagliari, è una zona fertile dove si produce anche il grano, in piccole quantità e con tecniche antiche. Anche la trebbiatura avviene secondo modalità artigianali a evidenziare il retaggio di dominazioni che hanno sempre sfruttato il territorio senza lasciare niente in cambio. La mancanza di pietre del Campidano fa sì che le case vengano costruite con mattoni di terra cruda, con argilla di cui il territorio è molto ricco. La macchina da presa si sofferma con una notevole attenzione quasi etnografica sulle diverse fasi della lavorazione: dall'estrazione all'essicazione, dall'impasto fino alla realizzazione dei diversi prodotti, mattoni e tegole, queste ultime cotte in forni rustici. La caratteristica dei materiali utilizzati impone la tipologia delle costruzioni, che saranno a un solo piano ma costituite di più ambienti. Il tutto sembra richiamare un mondo ancorato al passato, ma, spiega la voce fuori campo, non è così. Infatti «è diventato ormai un luogo comune constatare la lentezza e quasi l'inerzia dello scorrere del tempo in Sardegna, insieme all'immagine della solitudine e del silenzio», un giudizio romantico che non sa tener conto dei ritmi dell'esistenza e di un mondo che si evolve valorizzando le tecniche tradizionali in quanto espressione della capacità di attivarsi e crescere senza rinunciare al proprio passato.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda