Agricoltura e manufatti

Il documentario che tratta dell'agricoltura in Sardegna si sofferma nella descrizione dell'attività agricola sarda più importante, quella vitivinicola, che si estende per una superficie di 45.000 ettari, di cui soltanto una piccola parte è destinata alla produzione di vini di pregio; la maggior parte delle aziende, a causa della bassa produttività per ettaro e dei costi di produzione elevati, preferisce produrre vini da tavola. La trasformazione dell'uva in vino si pratica nelle 23 cantine sociali (8 nella provincia di Cagliari, 6 in quella di Nuoro, 5 in quella di Oristano e 4 in quella di Sassari) e nelle cantine private, che rimangono le migliori per i vini di qualità e nelle aziende a carattere familiare. La Sardegna, rispetto alle altre regioni d'Italia, è in ritardo nell'utilizzo di serre e zone protette, producendo la maggior parte dei prodotti ortofrutticoli su piena area (il più diffuso è il carciofo). L'agricoltura è un settore importante nell'economia regionale con quasi 2000 miliardi di produzione lorda, ma nonostante tutto la struttura cooperativa rimane ancora carente e poco sensibile alle nuove tecnologie. In conclusione il documentario mette in evidenza l'importanza della valorizzazione dei prodotti tipicamente locali, con una certa attenzione all'apicoltura, un settore che sta raggiungendo livelli qualitativi molto elevati (il miele amaro del corbezzolo, quello di cardo e di asfodelo sono unici in tutto il mondo).

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda