Giordano Bruno. Pensiero universale

La condanna a morte di Giordano Bruno, a Campo dei Fiori a Roma, segna l'inizio del documentario sul filosofo che segnò i 400 secoli successivi alla sua morte diventando il simbolo di tutti gli oppressi dal potere. Le immagini riprendono i luoghi e il volto del filosofo -ritratto in numerose effigie- e la voce narrante offre uno spaccato storico sulla vita di Giordano Bruno. Da Nola a Roma, ma passando anche per i luoghi della sua infanzia e della sua formazione, la figura di Giordano Bruno emerge in tutta la sua essenza e umanità. I maestri, gli studi, la vocazione religiosa e la passione per la cabala ebraica che segnarono il pensiero bruniano, la sua interpretazione della religione e le accuse che gli furono fatte negli anni più intensi ma anche dolorosi del carcere e dell'inquisizione. Si ripercorrono, con le immagini e il testo, la persecuzione e i provvedimenti a suo carico, la fuga e le peregrinazioni che lo portarono a toccare numerose città italiane ed europee arricchendo il suo intelletto e regalando la sua sapienza attraverso la sua opera. L'amore, il misticismo e il suo mosaico esistenziale negli ambienti esoterici e magici vengono testimoniati da Raffaele La Porta che evidenzia il significato di magia come valore di positività ed incanto che ricongiunge l'uomo alla natura. I sette anni di sofferenze vissute nell'oscurità della cella romana, nell'ostinazione che lo condurrà al rogo sino alla sentenza di condanna a morte, portano al testamento umano e spirituale che ha fatto di Giordano Bruno un martire e un grande maestro filosofo. Riconoscimento e ammirazione che, non prive di tensione, sfociarono nella famosa campagna bruniana nei primi del '900 e che fu testimoniata anche dalle contese cagliaritane che coinvolsero l'effige del filosofo nella Piazza Mazzini del quartiere di Castello in tempi più recenti.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda