Figuli

Siamo nella bottega artigiana dei Fratelli Farci, ad Assemini; figli di Saverio Farci noto artigiano degli anni Cinquanta. Da qui parte il viaggio che attraversa la storia dei figuli (vasai che lavorano l'argilla) sardi e che passa per musei e piccole botteghe. Nel Museo Archeologico di Ozieri, sono custoditi dei reperti ritrovati nella grotta di S. Michele delle stratigrafie dal Neolitico fino al Terzo Millennio. Nel Museo Sanna di Sassari ritroviamo altri reperti del Neolitico e della Cultura Campaniforme del periodo del rame. Il Museo di Porto Torres custodisce reperti dell'arte greca e romana e nel Museo Nazionale della Maddalena si possono ammirare numerosi esempi di anfore da trasporto puniche e romane. Nel Museo Archeologico di Cagliari, ritroviamo esempi di arte nuragica. I nuragici ci hanno, infatti, lasciato numerosi esempi di maestria artigiana. Dopo una visiata a Su Tempiesu, una delle architetture più belle della Sardegna, il viaggio prosegue per il Museo Archeologico di Sardara prima di entrare nella bottega artigiana di Roberta Cabiddu a Villanova Forru. Vengono mostrati i rudimentali strumenti in osso con cui l'artigiana villanovese realizza le sue opere. Alcuni oggetti testimoniano la presenza di un'antico culto agrario come sottolinea la voce fuori campo. Il documentario si conclude con la Mostra Permanente di Artigianato Contemporaneo, ad Assemini, dove passato e presente si incontrano.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda