Candelieri a Sassari

A metà agosto le strade di Sassari si riempiono di folla, per la discesa dei Candelieri. Il centro storico della città, del quale le immagini mostrano suggestivi scorci, rivive. Fin dalle prime ore del mattino del 14 agosto le strade di Sassari si animano di bambini che giocano ai candelieri. Nel primo pomeriggio ha inizio la vera festa: i ceri votivi, riccamente addobbati e muniti alla base di robuste stanghe per facilitarne il trasporto, vengono preparati per la processione. Il capitello in cima alla colonna è ricoperto da bandierine variopinte e accoglie l'effige del santo protettore del gremio. I gremi sono le nove corporazioni di arti e mestieri. La processione, che ha inizio da Piazza Castello e si conclude nella chiesa di Santa Maria, è molto dinamica. I ceri, sorretti dai portatori, ruotano e quasi danzano tra la folla al suono di un piffero e di un tamburo. La cerimonia, nata come gabella importata alla fine del XIII secolo dai pisani, fu celebrata per secoli con discontinuità. In seguito, questa ricorrenza fu rinnovata annualmente come ex voto alla Madonna, che salvò Sassari dalla peste. Gli sfarzosi costumi di foggia spagnola contrastano con i semplici indumenti dei portatori. I candelieri sostano davanti al palazzo civico e i rappresentanti del gremio dei massai vengono ricevuti dal Sindaco e dopo uno scambio di omaggi, le autorità municipali si uniscono alla processione. Un'ironica tradizione vuole che il pubblico giudichi l'operato degli amministratori, fischiandoli o applaudendoli al loro passaggio. Al calare della sera i candelieri giungono dinanzi alla chiesa. Il gremio dei massai offre per primo il suo candeliere alla Vergine. Quando tutti i ceri sono stati offerti, i rappresentati dei gremi accompagnano il Sindaco e i consiglieri in Municipio.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda