Barbagia: Donne e pastori - La storia siamo noi
Il programma televisivo La storia siamo noi dedica una puntata alla Sardegna e ospita in studio Carlo Casula, Maria Grazia Giannicchedda e Bachisio Porru, che di volta in volta intervengono rispondendo alle domande del conduttore Michele Mirabella, o per commentare gli spezzoni dei diversi documentari mandati in onda. Il programma televisivo (di cui manca la parte iniziale), che si propone di approfondire e riflettere su come cambia la Sardegna, si apre con un breve documentario che mostra le scene di un matrimonio in cui alcuni vestono il costume tradizionale, mentre gli sposi indossano abiti "moderni". La prima discussione verte sui contenuti di due filmati, uno su Ottana, prima e dopo la realizzazione dell'industria petrolchimica; il secondo sulla presenza delle donne nella vita economica e politica (sono in prevalenza interviste a: Giuseppina Balloi, imprenditrice, Caterina Loi, ex sindaco di Dorgali, Giovanna Angius, avvocato, Maria Antonia Podda, ex sindaco di Orgosolo). Si toccano anche i temi del mito del matriarcato e dei disagi come la disoccupazione diffusa che generano criminalità e ingovernabilità. Un altro filmato sul lavoro e la vita dei pastori stimolano una discussione sulla figura del pastore in Sardegna, la sua collocazione nella stratificazione sociale delle comunità, e sulle ragioni della diffusione dei pastori sardi nell'Italia centrale. Un altro filmato trasmesso è una sequenza del documentario Disamistade di Libero Bizzarri, che infastidisce gli ospiti per una certa debolezza nel rappresentare una Sardegna stereotipata di banditi, selvaggia e affascinante per questo. Un ultimo documentario descrive le trasformazioni degli ultimi decenni ad Orgosolo; è il momento della discussione sullo spopolamento delle zone interne, e del bisogno, sostiene Bachisio Porru, di ritornare nei comuni per contrastare l'eccessivo inurbamento dei sardi nella fascia metropolitana attorno a Cagliari.