Un Sogno rossoblù - 6. Dal disastro Moi al primo anno degli Orrù
La sesta parte della storia filmata della società sportiva cagliaritana, ripercorre, attraverso filmati, interviste e il commento di una voce fuori campo, le disastrose vicende della retrocessione in serie C, dall'acquisto di Fausto Moi nel 1984, fino all'ultima stagione in serie B del 1986-87, passando attraverso le vicende giudiziarie che hanno intaccato la società con l'accusa di calcio-scomesse. Il filmato segue l'andamento delle gare di campionato, le strategie di calcio mercato e il succedersi dei tecnici in panchina. La gestione della società da parte di Moi, che riesce a coinvolgere nuovamente Gigi Riva, si caratterizza per i risultati sfortunati e una serie imprudente di investimenti. Tra gli allenatori si succedono Fernando Veneranda e Renzo Ulivieri per il campionato 84/85, dopo il quale la squadra sarebbe dovuta retrocedere in serie C, ma grazie alla squalifica del Padova, accusato di un illecito nella partita col Taranto, il Cagliari venne ripescato e poté giocare in serie B il campionato 1985/86. Un certo spazio è dato alla partita con il Catania, decisiva per la retrocessione del Cagliari. Per la nuova stagione Ulivieri chiede al presidente di indebitarsi per investire nella nuova campagna acquisti (arrivano Pulga e Bernardini). Durante il campionato pochi risultati positivi trascinano la squadra in fondo classifica, e Fausto Moi abbandona la società ad un cordata di imprenditori sotto la responsabilità di Gigi Riva. Esonerato Ulivieri, è chiamato Gustavo Giagnoni a sostituirlo e si riesce ad evitare la retrocessione. Malgrado le feste per la salvezza, durante l'estate il Cagliari rischia la retrocessione perché Ulivieri, Moi e il calciatore Chinellato sono accusati di calcio-scomesse, per aver truccato una partita con il Perugia. Gli avvocati Antonio Bellu e Mariano Delogu riusciranno a dimostrare che si è trattato di un comune accordo senza scommesse, e quindi a limitare i danni consentendo alla squadra di stare in serie B con cinque punti di penalità all'inizio del campionato, seppure con la squalifica a vita di Fausto Moi. Un pessimo campionato 1986/87 riporta la squadra in serie C. In questo periodo Riva si allontana definitivamente dalla società, e la rappresentanza passa a Lucio Cordeddu, che si occupa di gestire il passaggio della società dalla cordata di imprenditori a Tonino Orrù (già socio), che si assume il compito di riorganizzare la società e la squadra. Come direttore generale arriva Carmine Longo, figura centrale per le stagioni successive, mentre a Giagnoni succede Enzo Robotti, senza risultati positivi. A lui succede Tiddia, come estrema soluzione per cercare disperatamente di evitare la retrocessione in C2 nel campionato 1987/88. Tra le partite è segnalato il derby con la Torres, dove gioca un giovane Gianfranco Zola.