Piras Carmine, scultore

Il documentario sull'attività e sulle opere dello scultore Carmine Piras ha inizio con le riprese della Sartiglia di Oristano. Le immagini si soffermano sul cerimoniale di vestizione de su componidori, e sulle maschere realizzate da Piras, che indossano i cavalieri e lo stesso componidori. Seguono le immagini del lavoro di Piras: prima alle prese con l'intaglio del legno (una maschera in tutto simile a quelle della sartiglia), poi con martello e scalpello, intento a modellare una pietra per darle la forma di un ranocchio. Con una certa insistenza sono proposte e riproposte un gran numero di maschere, in parte ispirate a forme della cultura popolare (mammuthones, boe); alcune in legno, altre in pietra e altri materiali, tutte osservate da diverse angolazioni. Il documentario, senza commento e sostenuto dalla sola colonna sonora, alterna le immagini del lavoro dello scultore (lavorazione del bronzo, opera di rifinitura di imponenti sculture in pietra, lavoro d'intaglio) ai dettagli delle sue numerose opere, molte delle quali si trovano in diverse località dell'isola. Tra le sue opere sono da segnalare le grosse pietre accuratamente tagliate e incise, una statua di bronzo della Madonna col bambino, collocata poco distante da un nuraghe, volti e composizioni di carattere religioso in ossidiana. È minuziosamente descritta un'opera di intaglio; il portale della chiesa di S. Nicola di Bari a Tadasuni (Oristano), sul quale sono intagliati in rilievo diverse figure di santi, e diverse forme decorative.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda