La diga del Tirso

Il documentario ripercorre la storia della diga del Tirso attraverso filmati e immagini di repertorio, testimonianze e commento della voce narrante. Dal contesto sociale poverissimo in cui la diga fu costruita ad inizio secolo si ripercorre la storia della grandiosa e innovativa progettazione che costituì un'importanza fondamentale per l'intera zona. Le immagini della diga si frappongono ai disegni dei progetti e la voce fuori campo evidenzia la funzionalità delle sue componenti ponendo in particolare rilievo l'innovazione, per quel periodo, di predisporre una centrale elettrica all'interno di essa. Elemento decisivo per la costruzione della diga fu proprio il Tirso, fonte di sostentamento per la popolazione ma anche di problemi ingenti, che grazie all'opera dell'ingegnere Omodeo trovò sboccò nel lago artificiale omonimo salvando il terreno circostante. Le numerose testimonianze degli intervistati (alcune in sardo con i sottotitoli) - coadiuvate dalle immagini di repertorio e dalla voce narrante che spiega le caratteristiche tecniche e funzionali dell'intero complesso -, permettono di tornare indietro nel tempo attraverso i ricordi della gente. La diga, odiata e poi amata dalla popolazione del luogo, divenne fonte di sostentamento economico grazie alla maestranza che richiamava a sé e nonostante le condizioni lavorative rischiose e disumane a cui uomini e donne erano sottoposti. Le difficoltà progettuali e gli estenuanti anni di costruzione della diga - che venne costruita nel rispetto dell'ambiente -, crearono un grosso impatto sociale che dopo l'inaugurazione nel 1924 trovò finalmente una tregua. Dopo gli anni '60 iniziarono i primi intoppi che sfociarono nei gravi problemi che portarono alla chiusura della diga ormai divenuta insufficiente. La nuova diga che sopperì a quella antica nel 1997 però lascia l'amaro in bocca alle genti del luogo che conservano ancora i ricordi sommersi e l'orgoglio di aver partecipato alla costruzione di quest'opera grandiosa.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda