Cittadini del mondo

I ragazzi della II F di Dolianova hanno realizzato questo video perché sono convinti che la solidarietà e la giustizia siano la vera garanzia della pace tra i popoli. Non ci possono essere conflitti se si parte dal principio che la terra appartiene a chi la abita. "Gli schiavi sono come noi", un bambino vestito da antico romano, legge la lettera di Seneca a Lucilio. Un pellerossa è tra i personaggi del presepe, come mai? Alcune ragazze raccontano una storia veramente accaduta, modificata nel finale. Un tempo prese fuoco un edificio che ospitava molti migranti, forse l'incendio fu doloso. Gli abitanti del quartiere si opposero alla costruzione di un campo di roulotte per dare ospitalità ai migranti. Inizia la favola, non vera, ma credibile. Il parroco del paese ospita i migranti in Chiesa. Le immagini si soffermano sui particolari della Chiesa di San Pantaleo di Dolianova, sulla facciata con i bassorilievi e le sculture, gli interni con le colonne e il Cristo crocifisso. Tutti gli abitanti, fedeli o meno, si recano in Chiesa. Il prete li caccia perché sono andati solo con l'intento di far sgomberare la Chiesa e ricorda che il primo precetto cristiano è la carità. I ragazzi intervistano i passanti, non sembra che ci sia molta disponibilità all'accoglienza. Gli studenti fanno un dibattito, sulla base delle interviste. Due ragazze interpretano la parte di esperte dell'ONU e dell'UNICEF, gli altri studenti, fingendo d'essere dei giornalisti, pongono delle domande alle due ragazze. E' compito dell'ONU e dell'UNICEF collaborare per lo sviluppo economico dei paesi d'origine dei migranti. I settori di competenza dell'UNICEF sono lavoro, estrazione dell'acqua, istruzione e sanità. Si deve attuare una giusta distribuzione delle ricchezze, non bastano le elemosine. La terra è di tutti, tutti abbiamo gli stessi diritti, al contrario 1/5 della popolazione mondiale si appropria dei 4/5 delle ricchezze. L'emigrazione è l'aspetto più drammatico della povertà. La voracità dei paesi ricchi è la causa dell'emigrazione. Due sono i problemi principali che devono affrontare i paesi d'accoglienza: favorire l'integrazione di chi emigra, riconoscergli il diritto di una vita dignitosa, d'altra parte, si deve operare per migliorare le condizioni di vita nei paesi d'origine. Il razzismo è un modo egoistico e disumano di concepire le ricchezze e il loro godimento. Si deve combattere con la cultura e con la coscienza che noi siamo il risultato di diverse migrazioni. L'UNICEF ha dichiarato il 1996 anno internazionale per l'eliminazione della povertà. Il film si conclude con le immagini del trenino verde che attraversa il ponte di ferro, con la recita di alcune poesie e con alcune immagini del carnevale, simbolo della speranza di un mondo più pacifico.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda