Alghero. L'area marina protetta. Capo Caccia - Isola Piana

Il porto turistico di Alghero è il punto di partenza per un itinerario marino che permetterà di osservare le particolarità dell'area marina protetta di Capo Caccia - Isola Piana. Nella zona di Alghero, la Nurra, gli insediamenti umani sono rintracciabili sin dall'antichità. Dietro il Lido, si trova la Laguna del Calic, con un ponte romano da risanare. Più in là la spiaggia del Lazzaretto e delle Bombarde con le loro torri di avvistamento. Da Capo Galera partono 30 km di falesia calcarea con altezze che vanno dai 168 metri di Capo Caccia ai 362 di Punta Cristallo. Il tratto di mare tra Porto Giglio e Punta Cristallo presenta importanti elementi naturalistici ed endemismi. L'isola Foradada, coi suoi 130 metri di altezza, rappresenta l'acme del percorso proposto dal film. Il fenomeno del carsismo ha prodotto numerose grotte e cavità, laghi sotterranei, inghiottitoi. Le immagini subacquee mostrano alcune di queste grotte. Quelle subacquee di Capo Caccia sono le più grandi del Mediterraneo, e sono in larga parte inesplorate. Molto conosciute sono invece le Grotte di Nettuno, raggiungibili via mare e tramite la Escala del Cabiròl. La grotta di Nereo, scoperta nel 1957, la più grande d'Europa, fino a pochi anni fa era ricca di corallo. Il fondale marino, tra la baia di Alghero e Porto Conte, presenta un'interessante prateria di posidonia, minacciata purtroppo da inquinamento e pesca a strascico. Il Monte Doglia è alto 456 metri e consente di ammirare Porto Conte. La vegetazione è composta da uliveti e vigneti, ma anche palma nana, ginestra corsica, limonium. All'interno dell'oasi naturalistica Arca di Noè, trovano rifugio specie rare come la centaurea orrida e l'astragalo. L'oasi, un tempo colonia penale, ospita ora numerose specie protette ed esemplari destinati al ripopolamento di varie zone: cavallini della Giara, asini albini, daini, grifoni. Spostandosi verso Porto Ferro, con le sue coste rocciose e la presenza della rara arenaria viola, si conclude il viaggio all'interno dell'area protetta.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda