Sanpit - Veleno

Sanpit è un bambino di sette anni, pesa sedici chili e vive in un villaggio, Bong Wai, del Nord Tailandia. Il bambino e la madre si raccontano, lei parla del suo lavoro di operaia, del marito che non porta soldi a casa, della povertà che non gli permette di far studiare i propri figli. Sanpit è un boxeur, combatte per guadagnare qualche soldo, per comprarsi le scarpe, dice la madre. La boxe è stata introdotta nei villaggi per tenere lontani i bambini dalla droga. Lo sport è un impegno giornaliero, gli allenamenti sono duri, come sono duri e pericolosi i combattimenti. La madre è preoccupata per il figlio, lei non sa se è giusto che combatta, sa che è pericoloso, ma preferisce che il figlio diventi un boxeur, piuttosto che un drogato o uno scommettitore. Sanpit significa veleno, pericoloso per gli uomini e per gli animali, un nome che suscita timore e rispetto. Il film termina con alcune scene di combattimenti tra bambini. I dialoghi sono in lingua originale, con sottotitoli in italiano. Intensi i primi piani.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda