Sos Laribiancos (I Dimenticati)

Una giornalista va in Sardegna, nel paese di Arasolè, per intervistare un sopravvissuto della campagna di Russia. E' Culobianco, l'ex campanaro del paese, che racconterà la sua storia e quella dei suoi amici: Animamea, Brinca, Tricchi Tracche, Mammuttone, Sciarlot, Matteo, Andrea. Sono "sos laribiancos", i poveri "dalle labbra bianche" per mancanza di vitamine nell'alimentazione. Il film, quindi, si basa sui flashback e la voce fuori campo di Culobianco che narra sia la vita quotidiana del paese prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, sia la terribile esperienza del gruppo di Arasolè negli avamposti innevati della Russia. Il campanaro ricorda la nascita del suo soprannome che, in realtà, avrebbe dovuto essere quello del vizioso prete Fele. Poi evoca, tra l'altro, Mammuttone e la sua passione per la prostituta del paese, Giovanna, che sposerà e l'arrogante padrone Don Orvenza, la cui moglie, però, lo tradisce con Brinca. Ricorda anche il giorno in cui arrivarono le cartoline di precetto e il gruppo di amici dovette partire per il fronte. In Russia, dapprima, si deve combattere contro i pidocchi, gli autoritari comandanti e, poi, con il nemico che devasta il caposaldo. Solo il gruppo di Arasolè rimane ad aspettare aiuto, ma i giorni si succedono infruttuosamente. Gli uomini muoiono, sono invasi dalla follia e sono anche costretti al cannibalismo. Sopravvivranno Culobianco, Tricchi Tracche, Mammuttone e Matteo che, alla fine, verranno fatti prigionieri dai Russi. Il film alterna l'italiano a parti parlate in dialetto.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda