Costa Smeralda e Gallura

Siamo in Gallura, il punto più a nord della Sardegna. Le immagini e la voce fuori campo mostrano un'inconsueta Costa Smeralda che si discosta dai soliti stereotipi del turismo di massa. Dai pescherecci di Santa Teresa, al rito del formaggio, alla vita agropastorale, i ritmi della giornata corrono lenti. La vita agreste dell'Isola di Spargi e di Aggius - uno dei paesi più antichi dell'entroterra gallurese -, viene accostata alle immagini delle spiagge bianche e del mare cristallino. Le pietre che si affacciano sul mare, imponenti e granitiche, contornano la costa che, con i suoi clamori estivi, diventa il punto nodale del turismo di massa. Turismo di massa e tradizione trovano in questi luoghi una dimensione parallela dove lo sfarzo delle ville, dei campi da golf e delle barche, si mescola alla bellezza incontaminata dei paesaggi dell'entroterra e della tradizione culturale. La storia, che è ben presente nei numerosi siti archeologici, negli antichi stazzi dei pastori, nelle chiesette e nei nuraghi disseminati per tutto il territorio, impregna questa terra di contraddizioni. Il famoso convento dove fu deciso il matrimonio di Eleonora d'Arborea, lo stazzo in cui restò esiliato Garibaldi a Caprera, sono alcuni esempi che mostrano il fascino della storia e la memoria di questa terra. Il sughero, gli olivastri millenari, le baie ricche di ginepro, mostrano e attestano la bellezza dei luoghi di Gallura - spesso tormentati dal problema della siccità - che racchiudono ancora il fascino e la tradizione millenaria tenuta in vita anche grazie agli antichi canti popolari che racchiudono il fascino e il mistero di questa antica terra.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda