Le civiltà senza scrittura

Sabatino Moscati introduce il documentario sulle civiltà senza scrittura, caratterizzate dalle costruzioni megalitiche. Augusto Ambrosi, studioso della Lunigiana, spiega gli idoli di pietra senza bocca, ritrovati in questa località della Toscana, scolpiti circa 5000 anni fa e attualmente custoditi in un museo. Lo studioso spiega il processo evolutivo delle statue, dall'età del bronzo sino all'età del ferro, le ultime presentano caratteri antropomorfi e scrittura etrusca. Tra le civiltà senza scrittura, spicca la civiltà nuragica. Il film propone una visita in uno dei più importanti siti nuragici dell'isola, "Su Nuraxi" di Barumini, il nuraghe castello e il villaggio attorno. L'archeologo Giovanni Lilliu illustra la struttura e la vita all'interno del complesso. Si analizzano le diverse fasi costruttive, le datazioni e l'organizzazione del villaggio con le sue capanne, i suoi riti quotidiani e le cerimonie. Il pozzo nuragico di Santa Cristina, presso Paulilatino, ha una vasta scala d'accesso, viene datato al IX secolo A. C., come dimostrano alcune statuine di bronzo fenice. Si ritrovano molte similitudini nel Santuario di Santa Vittoria di Serri, nella provincia di Nuoro. Lilliu descrive la struttura del pozzo, del IX secolo A. C., dedicato alla divinità delle acquee, forse simbolizzata dal toro. È presente un luogo dove si sacrificavano piccoli animali, in cui sono state ritrovate varie figurine di bronzo del VIII secolo. Troviamo un loggiato anticamente coperto, di cui permangono i pilastri, le bottegucce e un grande recinto destinato al ballo, dove si ballava su ballu tundu, il ballo sardo, ancora oggi ballato nelle piazze sarde. Il santuario aveva anche una funzione politica e infatti vi convenivano i principi di diverse tribù. In una grande sala per le riunioni, prima d'iniziare le assemblee, si svolgevano cerimonie; nel recinto di pietra c'è un foro con una bacinella rettangolare di calcare, che conserva all'interno una statuetta della divinità, in cui sono stati ritrovati carbone e statuine. I bronzetti sono le figurine votive in bronzo che ci mostrano la complessità della società nuragica. Vengono raffigurati sacerdoti, figurine di madri, artigiani, pastori e contadini, il bue, il maiale, il mondo dei cacciatori con i mufloni e i cinghiali.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda